Châtillon comune |
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Panorama di Châtillon dal geosito Ponte romano - Tsailleun di Saint-Vincent |
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Localizzazione | |||||
Stato | Italia | ||||
Regione | Valle d'Aosta | ||||
Provincia | Non presente | ||||
Amministrazione | |||||
Sindaco | Tamara Lanaro (lista civicaLiberté, Autonomie, Participation) dal 10/05/2015 | ||||
Territorio | |||||
Coordinate | 45°45′00″N 7°37′00″ECoordinate: 45°45′00″N 7°37′00″E (Mappa) | ||||
Altitudine | 549 m s.l.m. | ||||
Superficie | 39,68 km² | ||||
Abitanti | 4 966[1] (31-12-2010) | ||||
Densità | 125,15 ab./km² | ||||
Frazioni | vedi elenco | ||||
Comuni confinanti | Antey-Saint-André, Ayas,Champdepraz, La Magdeleine, Montjovet,Pontey, Saint-Denis, Saint-Vincent, Torgnon | ||||
Altre informazioni | |||||
Cod. postale | 11024 | ||||
Prefisso | 0166 | ||||
Fuso orario | UTC+1 | ||||
CodiceISTAT | 007020 | ||||
Cod. catastale | C294 | ||||
Targa | AO | ||||
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa) | ||||
Cl. climatica | zona F, 3 012 GG[2] | ||||
Nome abitanti | châtillonnais | ||||
Patrono | san Pietro | ||||
Giorno festivo | 29 giugno | ||||
Cartografia | |||||
Posizione del comune di Châtillon all'interno della Valle d'Aosta |
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Sito istituzionale |
Châtillon (Tsâteillon in patois valdostano; Géschtullju nella variante Töitschu della lingua walser[3]; Cas-cion in piemontese;Castiglion Dora durante il fascismo dal 1939[4] al 1946) è un comune italiano di 4 831 abitanti[5] della Valle d'Aosta.
Il territorio di Châtillon è situato nella valle centrale della Dora Baltea, tra la Dora e il torrente Marmore, all'ingresso dellaValtournenche. La cittadina, situata in una conca, è sovrastata a nord dal Monte Zerbion e a sud dal monte Barbeston e dalla Cima Nera.
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Il ritrovamento presso la stazione ferroviaria di Châtillon di frammenti di ceramica ha indotto a pensare che questo luogo sia abitato dai tempi della preistoria.
Il toponimo latino è Castellum[7].
Il ponte sul torrente Marmore risale invece all'epoca romana, così come le epigrafi sul muro della scalinata verso la chiesa.
Il feudo di Châtillon fu acquisito dagli Challant nel 1252, e per loro volontà vi furono costruiti due castelli: il primo, oggi proprietà dei conti Passerin d'Entrèves, verso la metà del XIII secolo, mentre il secondo, quello di Ussel, nel 1350. Un terzo castello, appartenuto al baron Gamba, con i suoi meravigliosi giardini, venne costruito nel 1901.
Il 16 maggio 1800 si svolse la Battaglia di Châtillon, conosciuta anche, in francese, comeCombat de Châtillon o Affaire de Châtillon, tra le truppe francesi e austriache.
La vocazione di Châtillon come polo industriale cominciò a svilupparsi nel XIV secolo, con lo sfruttamento delle miniere di ferro di Ussel, per poi raggiungere il suo apogeo nel '700. Oltre all'industria metallurgica, Châtillon gode di un'ottima tradizione legata ai settori tessile (da citare l'impresa "Soie de Châtillon", fondata nel 1917, poi rinominata Società Anonima Italiana per le Fibre Tessili Artificiali S.p.A., specializzata nella produzione delle tecnofibre) e manifatturiero.
Nei secoli Châtillon ha svolto anche un importante ruolo di polo commerciale, in virtù della sua posizione geografica all'ingresso della Valtournenche, conosciuta anche come Krämerthal (dal tedesco, la "valle dei mercanti"), per i suoi frequenti rapporti di scambio con il Vallese attraverso il colle del Teodulo. Châtillon si impose come sede di importanti fiere commerciali e del bestiame.
Fino al XIX secolo, il turismo ha svolto un ruolo non secondario, con la presenza di alberghi e locande per gli alpinisti diretti in Valtournenche per tentare l'ascensione al Cervino, ma anche di villeggianti, in virtù della vicinanza con Saint-Vincent, celebre luogo di divertimento e di cure termali.
Il territorio del comune è una importante tappa di transito della Via Francigena proveniente da Aosta, Nus e Chambave e successivamente diretta verso Verrès[12].