Massa comune |
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Localizzazione | |||||
Stato | Italia | ||||
Regione | Toscana | ||||
Provincia | Massa e Carrara | ||||
Amministrazione | |||||
Sindaco | Alessandro Volpi (PD) dal 27/05/2013 | ||||
Territorio | |||||
Coordinate | 44°02′00″N 10°08′00″ECoordinate: 44°02′00″N 10°08′00″E (Mappa) | ||||
Altitudine | 65 m s.l.m. | ||||
Superficie | 93,84 km² | ||||
Abitanti | 68 941[2] (30-06-2013) | ||||
Densità | 734,67 ab./km² | ||||
Frazioni | Vedi elenco | ||||
Comuni confinanti | Carrara, Fivizzano,Minucciano (LU),Montignoso, Seravezza (LU),Stazzema (LU), Vagli Sotto(LU) | ||||
Altre informazioni | |||||
Cod. postale | 54100 | ||||
Prefisso | 0585 | ||||
Fuso orario | UTC+1 | ||||
CodiceISTAT | 045010 | ||||
Cod. catastale | F023 | ||||
Targa | MS | ||||
Cl. sismica | zona 3s (sismicità bassa) | ||||
Cl. climatica | zona D, 1 525 GG[3] | ||||
Nome abitanti | massese, massesi[1] | ||||
Patrono | san Francesco d'Assisi | ||||
Giorno festivo | 4 ottobre | ||||
Cartografia | |||||
Posizione del comune di Massa all'interno della provincia di Massa e Carrara |
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Sito istituzionale |
Massa (Massa in dialetto massese) è un comune italiano di 68.941 abitanti,[4] capoluogo della provincia di Massa e Carrara inToscana. Fu capitale del Ducato di Massa e Carrara, periodo nel quale la città raggiunse il suo massimo splendore.
« È talmente privilegiata questa città di un clima temperato, di un’aria balsamica, mentre che la natura la difende dalla parte di grecale sino a maestro dai venti più molesti mediante contrafforti, i quali davanti a Massa si umiliano in deliziose colline ai di cui piedi corrono spumanti le limpide acque del Frigido, per formare della vallecola uno spettacoloso teatro, cui serve di scena il vicino mare, il promontorio e le isole del golfo di Luni, che essendo inoltre ben fornita, sotto il rapporto fisico-meteorologico, può dirsi la Nizza della nostra Toscana. »
In origine il borgo di Bagnara, così chiamato dalle tanti fonti d'acqua presenti nel territorio, era un piccolo paese che si sviluppava attorno alla Pieve di San Pietro, ora non più esistente, nella valle del Frigido, fiume così chiamato già in epoca romana a causa della freddezza delle sue acque. Massa oggi è una città della Toscana nord-occidentale, situata allo sbocco della valle del Frigido, a 65 msul livello del mare alle falde occidentali delle Alpi Apuane, a circa 5 km dal mare (mar Tirreno), sulle quali si sviluppano caratteristici borghi di montagna. La città è sovrastata da un colle sulla cui sommità si erge il castello Malaspina che domina tutta la piana circostante. Il territorio comunale ha un'altitudine minima pari al livello del mare ed un'altitudine massima di 1 891 m sul Monte Tambura. Massa si estende su una pianura alluvionale ma la parte più estesa del territorio è montana.
Lo stesso argomento in dettaglio: Clima della Toscana e Stazione meteorologica di Massa. |
Il clima della città è particolarmente mite e non presenta picchi elevati di caldo in estate e di freddo in inverno, il clima dominante è di tipo submediterraneo, influenzato da influssiatlantici e caratterizzato generalmente da inverni miti, grazie all'azione mitigatrice del mar Tirreno e dello scirocco proveniente dall'Africa. La temperatura media a gennaio è di 7,25 °C. Le estati sono decisamente calde con medie a luglio di 28 °C.
La piovosità è elevata, sia per la presenza della Alpi Apuane, investite dai venti umidi, sia per l'azione di copertura degli Appennini e delle Apuane. Il regime pluviometrico è di tipo sub-litoraneo appenninico, con picchi di massimi in autunno (maggiore) e in primavera, e picchi di siccità in inverno ed in estate. La media pluviometrica è di 1 300 mm di pioggia annui. Pur non essendo tipiche del clima mediterraneo, le nevicate non sono infrequenti in città, soprattutto negli ultimi anni, e più copiose sulle alture e nelle zone dell'entroterra.
Mese | Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic | Anno |
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Temperatura massima media (°C) | 10,9 | 11,6 | 14,3 | 17,5 | 21,6 | 26 | 28 | 27,5 | 25 | 21 | 15,7 | 12,3 | 19,2 |
Temperatura minima media (°C) | 3,6 | 4,3 | 6,3 | 9,4 | 12,8 | 16 | 18,7 | 18,5 | 15,8 | 12,1 | 8 | 5 | 11 |
Piogge (mm) | 152 | 118 | 130 | 87 | 129 | 52 | 24 | 39 | 117 | 185 | 175 | 167 | 1375 |
Lo stesso argomento in dettaglio: Storia di Massa. |
Le sue origini sono indiscutibilmente di età pre-romana (Liguri Apuani), quando, in zona montana ed in prossimità del fiume Frigido, in località poco distante dalla città attuale, sorsero i primi insediamenti umani. Tracce di questo popolo sono state trovate a Resceto[6] e Pariana[7]; rispettivamente delle incisioni, un vaso contenente delle ceneri, una tomba ed utensili. Tuttavia, storici come Ubaldo Formentini ipotizzano una serie di castellari liguri nelle zone di Mirteto, Buita e Antona.
Nella Tabula Peuntingeriana, una rappresentazione redatta tra il II ed il IV secolo d.C., nella zona di Massa compare il toponimo Ad tabernas Frigidas: possibile che quei tempi la zona fosse luogo di sosta per viandanti in transito lungo la via consolare Aemilia Scauri che da Pisa conduceva a Luni; era in zona presente probabilmente una mansio, a ridosso del fiume Frigido, sul quale doveva esistere anche un ponte. Erede di questa struttura fu l'ospedale gerosolimitano di San Leonardo al Frigido, di cui rimane l'omonima cappella. Tuttavia non si esclude la presenza di un insediamento romano anche nella successiva borgata di Bagnara, poi l'attuale Massa, provata dal ritrovamento in Piazza Mercurio di due fornaci, vasellame e monete di epoca romana; era una fabbrica di anfore destinate contenere il vino locale.[8]
Nell'882 appare in un documento la borgata di Curtis De Quarantula, opposta alla Massa Prope Frigidum: una è sul colle dell'attuale castello, l'altra nei pressi del Frigido. In seguito il territorio fu di proprietà degli Obertanghi che ampliarono e ristrutturarono la precedente fortificazione sul colle di Bagnara. Negli anni a venire la zona fu proprietà dei Lucchesi di Castruccio Castracani, il quale potenziò ulteriormente la rocca. Nel 1441, gli abitanti della zona si affidarono al marchese di Fosdinovo Antonio Alberico I Malaspina.
Nata come marchesato, dal XV al XIX secolo fu la capitale del principato indipendente, poi ducato, di Massa e Carrara, che fu retto dalle famiglie dei Malaspina e dei Cybo-Malaspina. Durante questo periodo il borgo di Bagnara cambiò radicalmente: venne unito alla Massa Vetere alle pendici del castello con un'ampia cinta di mura, nacquero piazze come Piazza Aranci e Mercurio, strade come Via Piastronata e Alberica, chiese come il vecchio Duomo di San Pietro, San Francesco e Madonna del Carmine, palazzi comePalazzo Ducale, Bourdillon e Cadetti, fortificazioni come ampliamenti al castello e le varie porte della città. Viene elevata da Ferdinando II, nel 1620, al rango di città.[9]
Durante la dominazione napoleonica, la città fu annessa al Ducato di Lucca e Piombino, ed Elisa Baciocchi la scelse inizialmente come luogo di residenza. Creò istituzioni pubbliche, risanò la marina e collegò la città a Carrara con la strada della Foce. Col Congresso di Vienna Massa tornò nelle mani di Maria Beatrice d'Este, che abolì ogni decisione di Elisa presa sulla città. Nel 1829 la città passò ai duchi di Modena della famiglia degli Austria-Este. Nel 1823 fu fondata la diocesi, per mano di Leone XII.[10] Nel 1859si unì al Regno di Sardegna in un contesto di tensioni sociali tra fedeli alla Casa d'Asburgo-Este e nuove istituzioni sabaude. Il processo di unificazione nazionale a Massa è assai complesso e vede larghi strati della popolazione, senza distinzione di censo, schierarsi contro il processo unitario in movimenti di resistenza che sfociano nella rivolta di Antona (frazione montana di Massa) e portano la recente storiografia a parlare di un controrisorgimento apuano.[11]
Con l'Unità Massa, che inizialmente è unita all'Emilia[senza fonte], è con il censimento del 1871 separata da questa e posta a far parte della regione Toscana. Grazie al ruolo di capoluogo di provincia la città vive una grande espansione, la costruzione di nuovi edifici, la creazione di una nuova classe di burocrati e professionisti, le nuove linee ferroviarie e stradali, un commercio moderno legato però ai lavori tradizionali del luogo, quali l'escavazione del marmo e di altri materiali. Si diffonde inoltre il turismo balneare, vengono erette sul litorale le Ville Liberty, e Marina di Massa inizia a prendere forma e ottenere fama. Tanto che, durante il periodo fascista, viene scelta da molte industrie come sede delle loro colonie estive.[12]
Nel 1938 venne fusa con i comuni di Carrara e Montignoso, formando il nuovo comune di Apuania. Questo venne soppresso nel 1946, e furono ricostituiti i tre comuni preesistenti[13].
La città di Massa e la sua popolazione subirono gravi danni nel corso della seconda guerra mondiale. Massa, infatti, era situata lungo la Linea Gotica e dal settembre 1944all'aprile 1945 fu duramente provata dai bombardamenti anglo-americani. La città fu poi liberata dalle truppe statunitensi, che la occuparono il 10 aprile 1945.
Su sfondo rosso, mazza d'armi d'argento, coperta da due bande d'oro poste in diagonale; sovrastato dalla corona marchionale, e parzialmente circondato da due fronde di alloro e quercia, fruttate d'oro, legate tra di loro da una fascia tricolore italiana.
Secondo Tommaso Giuseppe Farsetti, come mostra in un suo trattato, l'arme originale era composto da una sola mazza di legno; ciò è un altro dettaglio che collega Massa al mito di Ercole, rappresentato anche nell'edicola dei Fantiscritti a Carrara assieme a Giove e Bacco[14] come protettore della zona.
Il Gonfalone del Comune di Massa è composto da un drappo tricolore giallo, bianco e rosso, su cui campeggia lo stemma del comune. Al di sotto di esso decorazioni formate da rametti dorati. Il tutto sovrastato dalla scritta "Città di Massa", anch'essa dorata.