Novara

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Novara
comune
Novara – Stemma Novara – Bandiera
Novara – Veduta
Localizzazione
Stato Italia Italia
Regione Regione-Piemonte-Stemma.svg Piemonte
Provincia Provincia di Novara-Stemma.png Novara
Amministrazione
Sindaco Andrea Ballarè (PD) dal 30/05/2011
Territorio
Coordinate 45°27′00″N 8°37′00″ECoordinate45°27′00″N 8°37′00″E (Mappa)
Altitudine 162 m s.l.m.
Superficie 103,05 km²
Abitanti 104 452[1] (31-12-2014)
Densità 1 013,61 ab./km²
Frazioni Agognate, Casalgiate, Cascina Montà, Cascina Roggia Mora, Gionzana,Isarno, Lumellogno, Olengo,PagliatePernateTorrion QuartaraVeveriVignale
Comuni confinanti CaltignagaCameri,CasalinoGalliateGarbagna NovareseGranozzo con MonticelloNibbiola,RomentinoSan Pietro MosezzoTrecate
Altre informazioni
Cod. postale 28100
Prefisso 0321
Fuso orario UTC+1
CodiceISTAT 003106
Cod. catastale F952
Targa NO
Cl. sismica zona 4 (sismicità molto bassa)
Nome abitanti novaresi
Patrono san Gaudenzio
Giorno festivo 22 gennaio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Novara
Novara
Sito istituzionale

Novàra (Nuara in piemontese[2] e in lombardo) è un comune italiano di 104.586 abitanti[3]capoluogo dell'omonima provincia inPiemonte.

È il secondo comune della regione per popolazione[4], dopo Torino, e crocevia di importanti traffici commerciali tra gli assi viari che congiungono Milano a Torino e Genova alla Svizzera.

Simbolo della città è la cupola della Basilica di San Gaudenzio, alta 121 metri.

Geografia[modifica | modifica wikitesto]

Risaie allagate alla periferia della città

Novara dista 49 km da Milano (15 km dal confine con la regione Lombardia), 95 km daTorino, 23 km da Vercelli. Dista inoltre circa 35 km dal Lago Maggiore e 40 km dal Lago d'Orta.

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Idrografia di Novara.

È bagnata dal torrente Agogna e dal torrente Terdoppio che attraversano rispettivamente la periferia occidentale ed orientale della città. La zona nord-orientale è attraversata dalCanale Quintino Sella, emissario del Canale Cavour che a sua volta scorre al confine nord della città, nei pressi dei quartieri di Veveri e Vignale. Nei pressi del quartiereBicocca ha le sorgenti il torrente Arbogna.

Il paesaggio della piana irrigua novarese è caratterizzato e fortemente condizionato dalla risicoltura, profondamente antropizzato e regolato a fini produttivi, frutto della secolare opera di bonifica e trasformazione che ha determinato la semplificazione morfologica del territorio, livellato e terrazzato anche sui modesti rilievi, e la presenza di una fitta rete irrigua, con canali, rogge, fossi, fontanili.

Il centro della città sorge in posizione sopraelevata di alcuni metri sul territorio circostante, nel punto più elevato di una dorsale di origine fluvio-glaciale, ultima propaggine morenica dei ghiacciai alpini, che digrada dolcemente verso sud fino a Vespolate (Valle dell'Arbogna).

Oltre alla coltura del pioppo, prevalentemente a filare, vi sono residui di aree boscate lungo i corsi d'acqua.

A differenza di altre città del Nord Italia, uscendo da Novara, lo stacco tra il termine dell'abitato e l'inizio della campagna è nettissimo.

Clima[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Novara Cameri e Stazione meteorologica di Novara Centro.

Novara ha un clima temperato, con inverni freddi (2,8 °C a gennaio) ed estati calde e afose (24,5 °C a luglio). La piovosità è maggiore che nel resto delle pianure piemontesi (quasi 1.000 mm). Il regime pluviometrico è caratterizzato da due massimi (uno principale a novembre con 148,9 mm, uno secondario a maggio con 110,7 mm) e da due minimi (principale a luglio con 52,5 mm, secondario a gennaio con 56,5 mm). Le piogge estive e tardo primaverili tendono a essere più frequenti rispetto ai capoluoghi del Piemonteubicati a sud della linea del Po, dato che Novara è leggermente più esposta alle instabilità atlantiche estive che percorrono regolarmente le Alpi. La media nivometrica stagionale della zona è di 35 cm durante la stagione invernale. Secondo i dati dell'Osservatorio geofisico di Torrion Quartara, il cui archivio meteorologico risale all'agosto 1999, la temperatura media annua del XXI secolo è attestata a 13,9 °C. Gli estremi sono stati registrati il 7 febbraio 2012 (-17,6 °C) e l'11 agosto 2003 (36,9 °C). Le precipitazioni medie annue (2000-'13) assommano a 965,4 mm; nel periodo, l'anno più siccitoso è stato il 2005 (641,0 mm), il più piovoso il 2014 (1.750 mm).

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Storia di Novara.

Storicamente, la città fu fondata attorno all'anno 89 a.C. come colonia di diritto latino, in occasione della concessione della cittadinanza latina alle tribù celtiche della Gallia Transpadana. In età imperiale Novaria era un importante municipium ed era situata sulla strada tra Vercellae (Vercelli) e Mediolanum (Milano). La sua pianta a strade perpendicolari (tuttora intatta) risale al tempo dei Romani. Dopo che la città venne distrutta nel 386 da Magno Massimo per aver parteggiato per il suo rivale Valentiniano II, venne ricostruita da Teodosio I. In seguito venne saccheggiata da Radagaiso (nel 405) e da Attila (nel 452).

Durante la dominazione dei Longobardi Novara, probabilmente molto decaduta, non fu sede di un ducato. Con Carlo il Grosso il novarese divenne una contea. La città si sviluppò, diventando poi un libero comune. Nel 1110 venne conquistata da Enrico V e distrutta, nel 1167 fece parte della Lega Lombarda. Tra la fine del XII e gli inizi del XIII secolo il Comune di Novara si assicurò il controllo di buona parte del Novarese, con l'eccezione dell'enclave vescovile della Riviera di San Giulio. Alla fine del XII secolo accettò la protezione di Milano e divenne così dominio dei Visconti e poi degli Sforza.

Nel 1706 Novara, che già da tempo era stata ceduta da Filippo Maria Visconti ad Amedeo VIII di Savoia, venne occupata dalle truppe dei Savoia. Con la Pace di Utrecht, la città, insieme a Milano, divenne parte dell'Impero Asburgico. Dopo l'occupazione del 1734 da parte di Carlo Emanuele III, passò, nell'anno successivo, a Casa Savoia.

Dopo la campagna in Italia di Napoleone Bonaparte, Novara fu capitale del Dipartimento dell'Agogna, per poi essere riassegnata alla Casa Savoia nel 1814. L'8 aprile 1821 fu luogo di una battaglia in cui le truppe regolari sarde e austriache sconfissero i liberali costituzionali piemontesi; nell'ancora più tremenda Battaglia di Novara del 23 marzo 1849, l'esercito piemontese fu sconfitto dagli austriaci del maresciallo Radetzky; questo fatto portò all'abdicazione di Carlo Alberto di Savoia ed alla occupazione della città da parte degli austriaci. La sconfitta dei Piemontesi può essere vista come l'inizio del Risorgimento italiano.

Con il regio decreto nº 3702 del 23 ottobre 1859 ("Decreto Rattazzi"), fu istituita la provincia di Novara, che comprendeva all'epoca anche le attuali province di Vercelli, di Biella e del Verbano-Cusio-Ossola.

La città è insignita di Medaglia d'oro al merito civile concessa nel 2007.

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