Isernia comune |
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Quattro scorci: (da sinistra a destra) veduta del centro da sotto il colle, veduta del campanile della cattedrale, la Fontana Fraterna e facciata del Duomo di Isernia |
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Localizzazione | |||||
Stato | Italia | ||||
Regione | Molise | ||||
Provincia | Isernia | ||||
Amministrazione | |||||
Sindaco | Vittorio Saladino (Commissario prefettizio) dal 22/09/2015 | ||||
Territorio | |||||
Coordinate | 41°35′49″N 14°14′07″ECoordinate: 41°35′49″N 14°14′07″E (Mappa) | ||||
Altitudine | 423 m s.l.m. | ||||
Superficie | 69,15 km² | ||||
Abitanti | 21 981[2] (01-01-2015) | ||||
Densità | 317,87 ab./km² | ||||
Frazioni | Acquazolfa, Bazzoffie, Breccelle, Capruccia, Castagna, Castelromano, Collecroci, Colle de' Cioffi, Colle Martino, Colle Pagano, Conocchia, Coppolicchio, Fragnete, Marini, Salietto,Valle Soda, Valgianese | ||||
Comuni confinanti | Carpinone, Forlì del Sannio,Fornelli, Longano, Macchia d'Isernia, Miranda, Pesche,Pettoranello del Molise,Roccasicura, Sant'Agapito | ||||
Altre informazioni | |||||
Cod. postale | 86170 | ||||
Prefisso | 0865 | ||||
Fuso orario | UTC+1 | ||||
CodiceISTAT | 094023 | ||||
Cod. catastale | E335 | ||||
Targa | IS | ||||
Cl. sismica | zona 1 (sismicità alta) | ||||
Nome abitanti | isernini[1] | ||||
Patrono | san Celestino V | ||||
Giorno festivo | 19 maggio | ||||
Cartografia | |||||
Posizione del comune di Isernia nell'omonima provincia |
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Sito istituzionale |
Isernia (IPA: [iˈzεrˑnja], Aesernia in latino,[3] Aisernio in osco, Esernius secondo Plinio, Serni secondo l'Itinerario Antonino, Sèrnia indialetto isernino) è un comune italiano di 21.981 abitanti[2], terzo del Molise per popolazione dopo Campobasso e Termoli. È capoluogo dell'omonima provincia.
Primo insediamento paleolitico documentato d'Europa, fiorente città sannita, capitale della Lega Italica, Municipium romano, tenace oppositrice contro le truppe napoleoniche e luogo di reazione borbonica antiunitaria nel 1860, medaglia d'oro al valor civile per ibombardamenti subiti durante la seconda guerra mondiale e infine capoluogo di provincia; Isernia è una città di riferimento dell'Alto Molise.
Isernia è situata sul fianco di una collina[4] nel centro degli Appennini che divide due corsi d'acqua di modeste dimensioni, il Carpino e il Sordo[5][6] che confluiscono nel fiume Cavaliere, affluente del fiume Vandra a sua volta affluente del Volturno. La città sorge all'incrocio della strada statale 85 e la strada statale 17 Appulo-Sannitica[4] ed è circondata dai monti del Matese a sud e dalle Mainarde a nord e il suo territorio ha un'altimetria che varia da 285 m s.l.m. fino a 905 m s.l.m., per una media di 457 m s.l.m.[7]. La zona è ritenuta ad alto rischio sismico in quanto l'attività tellurica nel territorio è stimata molto intensa[8]. La parte più a nord del centro abitato si trova ad un'altitudine maggiore rispetto alla parte più a sud (la parte più vecchia), ed è situata in un terreno quasi pianeggiante[4]ma molto umido in quanto è ricco di sorgenti acquitrinose infatti vi è presente anche la sorgente del fiume Sordo.
Secondo la Carta Geologica d'Italia redatta dal Servizio Geologico d'Italia[9] il territorio del comune di Isernia è situato a metà tra formazioni "calcareo-dolomitiche mesozoiche" a sud dell'appennino campano e dei monti del matese e "sedimenti di tipo pelagico" del mesozoico-terziario a nord appartenenti all'appennino sannita e all'appennino abruzzese[9]. L'accavallamento molto esteso di queste due zone è un'anomalia rispetto al resto della morfologia appenninica. Il sottosuolo del centro abitato è formato da rocce di travertinomentre nella parte nord del comune sono presenti rocce arenarie e calcaree[9].
Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Isernia. |
In base alla media trentennale di riferimento 1961-1990, la temperatura media del mese più freddo, gennaio, si attesta a +5,9 °C; quella del mese più caldo, agosto, è di +23,5 °C[10].
ISERNIA | Mesi | Stagioni | Anno | ||||||||||||||
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Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic | Inv | Pri | Est | Aut | ||
T. max. media (°C) | 9,6 | 10,5 | 13,1 | 16,7 | 21,4 | 26,0 | 29,1 | 29,8 | 25,4 | 18,7 | 13,5 | 11,4 | 10,5 | 17,1 | 28,3 | 19,2 | 18,8 |
T. min. media (°C) | 2,2 | 2,6 | 4,8 | 7,6 | 11,0 | 14,5 | 17,0 | 17,1 | 14,8 | 9,9 | 6,3 | 4,5 | 3,1 | 7,8 | 16,2 | 10,3 | 9,4 |
La temperatura più bassa registrata ad Isernia in gennaio 2011 è stata di -8,5 °C[senza fonte].
Lo stesso argomento in dettaglio: Storia di Isernia. |
Etimologia del nome Isernia |
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L'origine del toponimoIsernia non ha una provenienza certa. Una delle ipotesi principali è che il nome provenga dalla radice indoeuropea«ausa», che vuol dire «acqua». Questa radice, infatti, ha dato origine a molti nomi di luoghi e città in tutta Europa. Ulteriori ipotesi prevedono che il nome provenga dalla radice sannitica Aiser, che significa "Dio". Questo darebbe un'aura sacrale al nome della città[11], accresciuta anche dal fatto che la radice Aiser, in lingua Etrusca, significa "Dèi"[12]. Entrambe le etimologie suggeriscono quindi che la città sarebbe stata "consacrata agli dèi". Infine, nel nome latino di Isernia, cioèAesernia, o meglio nel nome osco Aisernio, è molto marcata l'assonanza con il toponimo Esere. Questo nome è un'epiclesi di Ercole e compare in un frammento di ceramica di origine osca, trovato a Campochiaro. Di conseguenza, tale origine potrebbe indicare che Isernia è una città sacra dedicata ad Ercole[13]. |
L'area dove oggi sorge Isernia è stata abitata dall'uomo sin dall'era paleolitica[14]: i primi insediamenti, infatti, risalgono ad almeno 700.000 anni fa. Anche le origini dell'agglomerato urbano sono molto antiche, ma non se ne può ancora definire una data certa.
La città fu sotto il dominio Sannita[3] fin dal V secolo a.C. Grazie alla sua posizione strategica, il suo controllo fu uno dei punti cruciali durante le guerre sannitiche[15]. Nel 264 a.C. divenne colonia romana e nel 209 a.C.rimase fedele a Roma nella seconda guerra punica[16]. Nel periodo che va dal 263 a.C. al 240 a.C.[17], cioè dopo la deduzione a colonia, furono coniate le monete di Aesernia. Alcuni autori ritengono che parte dellamonetazione della guerra sociale possa essere stata coniata nello stesso centro[18]. Durante la guerra sociale, nel 90 a.C. fu occupata dagli italici dopo un lungo assedio e divenne la loro capitale. Cadde alla fine della guerra[19] per mano di Silla, il quale la rase al suolo.[3]
Lo stesso argomento in dettaglio: Monetazione di Aesernia. |
Negli anni successivi, vari imperatori, da Cesare a Nerone, promossero un piano di ripopolamento inviando colonie nei territori ove sorgeva la città. Ai tempi di Traiano, Isernia venne elevata al rango di Municipio; in quel periodo, venne anche costruito il Capitolium[20].
Dopo la caduta dell'Impero romano, Isernia venne distrutta nel 456 dai Vandali, capitanati da Genserico, per ben tre volte dai Saraceni, negli anni 860, 882 e 883.
Nel VII secolo, i Longobardi ne promossero la rinascita[21] con la costruzione di opere pubbliche. Successivamente, durante il dominionormanno, nel quale faceva parte della contea di Molise, subì una fase di decrescita: la sua diocesi fu unificata con quelle di Venafro e Bojano. Inoltre, nel 1199, fu saccheggiata da Marcovaldo di Annweiler. Nel XIII secolo, la città rinacque ancora, grazie a Federico II.
Dopo vari passaggi di proprietà della città tra un feudatario ed un altro, nel 1519 fu annessa da Carlo V al Regno di Napoli
Il 23 ottobre 1860 Isernia ospitò per una notte Vittorio Emanuele II di Savoia in viaggio per recarsi a Teano ad incontrare Giuseppe Garibaldi. Il Sovrano prese alloggio nel Palazzo Cimorelli, sito nella via che poi prese il Suo nome, ospite di Vincenzo Cimorelli (n. 5 aprile1796 - m. 9 agosto 1889)[22]. L'indomani, alla partenza per Venafro, donava all'ospite la sua tabacchiera d'oro in un cofanetto sul coperchio del quale erano incise le iniziali reali[23].
Alla fine del XVIII secolo, era la città più popolosa del Contado di Molise. Oppose resistenza ai francesi nel tentativo di conquista delRegno di Napoli, così come oppose resistenza anche nel 1860, in virtù della reazione borbonica contro i Piemontesi[24]. I piemontesi ordinarono anche a Isernia fucilazioni sommarie in cui secondo Pino Aprile morirono 1245[25], mentre secondo uno scritto del tempo (1861) lo scontro "costò 1245 vittime tra guardie nazionali, liberali, reazionari e soldati delle due armate belligeranti"[26].
Nel giorno 10 settembre 1943, durante la seconda guerra mondiale, Isernia subì un pesantissimo bombardamento da parte degli alleati, che rase al suolo quasi un terzo dell'abitato e provocò la morte di un numero altissimo di persone. A causa dei danni causati da questi e da altri bombardamenti, verso la metà del XX secolo si pose in atto un piano di rinascita[27] della città, che prevedeva anche lo sviluppo nella zona più a nord.
Lo stesso argomento in dettaglio: Bombardamento di Isernia. |
Inoltre, nel 1957, dopo la divisione dell'Abruzzi e Molise, cominciò a prendere piede l'ipotesi dell'istituzione della provincia di Isernia. In realtà, questo non era il primo tentativo in tal senso: l'istituzione della provincia era stata promossa già nel 1810 da Gioacchino Murat, ma senza successo. Il Parlamento, però, rinviò qualsiasi decisione al riguardo. Il nuovo fallimento del processo di istituzione della provincia scatenò una protesta nella città, caratterizzata da cortei di operai e studenti; la protesta, poi, sfociò in una serie di rivolte cittadine, culminate con blocchi stradali e violenti scontri con le forze dell'ordine, con feriti ed arresti. Il 1957 e 1958 furono gli anni ricordati a Isernia come 'della violenza sociale'.
Il 16 febbraio del 1970 il Parlamento sancì l'istituzione della nuova provincia che divenne operativa il 3 marzo 1970[28].
Lo stemma di Isernia[29] è formato da uno scudo oblungo di tipo sannitico, su cui campeggiano le iniziali della città composte da un caduceo, intorno al quale è attorcigliato un serpente; lo scudo è avvolto da foglie di acanto ed è sormontato da un elmo, rabescato a cancelli con cimiero. Le lettere, le foglie e i bordi dello scudo sono giallo-oro, lo scudo è azzurro e l'elmo è grigio scuro. Il caduceo, emblema del potere ed anche della prosperità, indica che Isernia è stata sempre città regia e mai assoggettata in feudo, se non per pochi anni; il serpente, invece, è simbolo di prudenza, di riflessione, di pace e di sollecitudine, qualità necessarie per riuscire nelle imprese. Il caduceo e il serpente accoppiati simboleggiano anche la prosperità e la buona salute; erano infatti attributi tradizionali di Esculapio, dio della medicina.
Non si hanno notizie certe dell'epoca in cui è stato adottato lo stemma[30], né si conosce il nome del suo ideatore. Il primo documento storico pervenutoci, su cui è riprodotto lo stemma della città di Isernia, è il privilegio concesso alla città da Carlo V nel 1521, il cui originale cartaceo è conservato nella biblioteca comunale. Nel corso dei secoli è stato più volte ritoccato, abbellito, ma lo scudo e la disposizione delle lettere sono rimasti sempre uguali; quello attuale risale al 1956.