Grottammare comune |
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Localizzazione | |||||
Stato | Italia | ||||
Regione | Marche | ||||
Provincia | Ascoli Piceno | ||||
Amministrazione | |||||
Sindaco | Enrico Piergallini (lista civica Solidarietà e partecipazione) dal 27-5-2013 | ||||
Territorio | |||||
Coordinate | 42°59′20.76″N 13°52′05.05″E / 42.9891°N 13.868069°E42.9891; 13.868069 (Grottammare)Coordinate: 42°59′20.76″N 13°52′05.05″E / 42.9891°N 13.868069°E42.9891; 13.868069 (Grottammare) (Mappa) | ||||
Altitudine | 4 m s.l.m. | ||||
Superficie | 17,66 km² | ||||
Abitanti | 15 988[1] (30-11-2014) | ||||
Densità | 905,32 ab./km² | ||||
Frazioni | Ischia | ||||
Comuni confinanti | Acquaviva Picena, Cupra Marittima, Ripatransone, San Benedetto del Tronto | ||||
Altre informazioni | |||||
Cod. postale | 63066 | ||||
Prefisso | 0735 | ||||
Fuso orario | UTC+1 | ||||
Codice ISTAT | 044023 | ||||
Cod. catastale | E207 | ||||
Targa | AP | ||||
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa) | ||||
Cl. climatica | zona D, 1 591 GG[2] | ||||
Nome abitanti | grottammaresi, grottesi | ||||
Patrono | san Paterniano | ||||
Giorno festivo | 10 luglio | ||||
Cartografia | |||||
Posizione del comune di Grottammare nella provincia di Ascoli Piceno |
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Sito istituzionale |
Grottammare (Le Grottë in dialetto locale[3]) è un comune italiano di 15 988 abitanti[1] della provincia di Ascoli Piceno nelle Marche.
Situato a nord della foce del fiume Tesino, il centro abitato si estende lungo la costa fino alle pendici delle vicine colline dove spicca l'antico borgo medievale. L'intenso sviluppo urbanistico, ancora in atto, fa estendere il centro abitato verso la foce del Tesino e lungo il suo corso verso l'interno. A sud della foce del Tesino si trova la popolosa frazione Ischia, divenuta negli anni una zona della città che forma un unico agglomerato urbano con la confinante San Benedetto del Tronto.
È attraversata dal 43º parallelo dell'emisfero boreale.
Grottammare gode di un clima particolarmente benigno, con inverni relativamente temperati ed estati calde, ma non afose. La temperatura media annua è di circa 15 °C mentre le precipitazioni sono generalmente comprese fra i 600 e i 700 mm. Qui di seguito riportiamo le medie mensili del decennio 1967-1977[4]:
Mese | Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic | Anno |
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Temperatura media (°C) | 7,6 | 8,6 | 9,7 | 12,5 | 17,0 | 20,5 | 23,5 | 23,3 | 20,2 | 16,2 | 12,4 | 8,3 | 15,0 |
Grottammare ha origini antichissime. Vi sono tracce antropiche risalenti al neolitico. Sul suo territorio è stata scoperta una necropoli picena risalente al VII-V secolo a.C.
Possesso nel Medioevo dell'Abbazia di Farfa, fu dato a Fermo nel 1214 da Aldobrandino d'Este. Tra il XIII e il XVI secolo fu a lungo contesa tra Fermo ed Ascoli. L'attuale impianto di mura fortificate risale proprio al XVI secolo, caratterizzato da violente contese con le comunità vicine e da attacchi pirateschi.
Dal XVIII secolo cominciò l'espansione verso la zona costiera, il cui impianto urbanistico, opera dell'architetto di origine lombarda Pietro Augustoni, si deve all'intervento di papa Pio VI (1779).
Di enorme importanza, per la storia nazionale, l'incontro che vi si tenne il 12 ottobre 1860, tra Vittorio Emanuele II, ospitato a Palazzo Laureati, e una delegazione di notabili partenopei che gli offrirono formalmente il Regno delle due Sicilie.[5] Tre anni più tardi (1863) Grottammare venne collegata per ferrovia con Ancona e l'Abruzzo. L'avvento dei trasporti su rotaia diede ulteriore impulso allo sviluppo economico e demografico della cittadina. Grottammare fu cannoneggiata il 23 giugno 1916 da due cacciatorpediniere austro-ungariche, messe in fuga dall'intervento di un treno armato della Regia Marina[6].
L'impianto urbanistico riprende quello romano.Tale sistema prevedeva l'incrocio di due assi principali,il cardo (in linea di massima con direttrice nord-sud) e il decumano (est-ovest). Nell'incrocio si trovava quasi sempre il foro,ossia la piazza principale della città. Il resto dell'insediamento si sviluppava su vie parallele ai due assi viari principali. A Grottammare tali direttrici possono essere individuate nell'asse costituito dalle attuali vie Marconi e Cairoli (cardo) e in quello di corso Mazzini (decumano) aventi come intersezione la centrale piazza Pericle Fazzini.
Situata fuori dall'antico borgo, in località omonima, la chiesa venne eretta, pare, sulle rovine di un antichissimo tempio dedicato alla Dea Cupra; ha fabbrica romanica e conserva un affresco del XII-XIII secolo e un crocifisso su tavola del Seicento. All'interno dell'edificio è conservata una lapide che riporta la seguente iscrizione: IMP.CAESAR.DIVI.TRAIANI.PARTHICI.F.D.NERVAE.NEP.TRAIANUS.HADRIANUS.AUG.PONTIFEX.MAX.TRIB.POT.XI.COS.III.MUNIFICENTIA.SUA.TEMPLUM.DEAE.CUPRAE.RESTITUIT.
Collocata sulla ripida strada che dalla marina porta al borgo antico, la chiesa ha origine cinquecentesca e conserva un affresco di Vincenzo Pagani, la "Madonna della Misericordia" e alcune tavole di scuola crivellesca (XV-XVI secolo). La costruzione presenta un'abside merlata, come fortificata, e un campanile mozzato, così ridotto, secondo la tradizione locale, perché nel convento annesso alla chiesa fu ospitato il monaco agostiniano Martin Lutero, durante il suo viaggio verso Roma, prima del grande scisma. La semplice facciata, composta da mattoni di prevalente colore giallo ocra, ingloba materiale di recupero rappresentato da antiche pietre incise e lapidi con iscrizioni frammentarie. In alto, sopra il portone di ingresso, sono i resti di alcuni bacili cinquecenteschi in maiolica, disposti a croce; in corrispondenza del braccio destro è inserito un mattone inciso con la data 1517, anno di costruzione del monastero. La chiesa è a pianta longitudinale e a navata unica con tetto a capanna, la copertura è a capriate con travature di legno. Sul lato sud della chiesa si trova il chiostro quadrangolare, cui si accede o dalla chiesa o dall'ingresso posto in via S. Agostino. Il chiostro, al centro del quale si trovava un pozzo oggi non più esistente, è composto da arcate in muratura a tutto sesto poggianti su pilastri a base rettangolare.
La Chiesa di Santa Maria dei Monti, facente originariamente parte di un convento, si trova sulla sommità della collina, a circa 400 metri ad ovest dall'antico borgo. L'ex complesso conventuale è oggi conosciuto con il nome di "Oasi di Grottammare". La costruzione del convento, risalente agli inizi del Seicento, si deve a padre Nicola da Monteprandone dell'ordine dei frati minori riformati, che propose l'insediamento di una comunità religiosa. Sebbene Padre Nicola avesse individuato subito il luogo per l'edificazione del convento (nell'area in cui sorgeva già dalla fine del Trecento un piccolo santuario mariano eretto contro la peste intitolato "la Madonna dei Monti"), egli poté prendere possesso della chiesetta e del terreno circostante solo il 14 luglio 1614. Completato il convento, fu costruita la nuova chiesa, facendo in modo che l'immagine della Madonna dipinta sul muro dell'antica chiesetta potesse essere conservata; in seguito, a causa di un incendio, buona parte dell'affresco andò distrutto, ma si salvò l'immagine della Madonna col Bambino, che è tuttora nell'abside sopra l'altare maggiore e restaurata nel 2014 in occasione del 4º centenario di presenza Francescana (1614-2014).
La Chiesa è stata voluta dal pontefice Sisto V, Felice Peretti, che nacque il 13 dicembre 1521, giorno di Santa Lucia, nelle case che si trovavano in questo luogo. Della costruzione della Chiesa venne incaricato l'architetto pontificio Domenico Fontana. Testimonianza del progetto originario resta nella medaglia bronzea esposta al Museo Sistino di Grottammare ospitato nella Chiesa di San Giovanni, dove possiamo vedere un edificio con la facciata divisa in due piani, preceduto da una grande scalinata. Al momento della sua progettazione la Chiesa era stata pensata come una sorta di mausoleo con una Chiesa inferiore a croce greca e una superiore con pianta a croce latina. L'ingresso che vediamo ora avrebbe dovuto essere solo quello della Chiesa inferiore, concepita come una sorta di cripta, mentre per quella superiore, che avrebbe avuto l'orientamento canonico rivolto a Oriente, si sarebbe dovuti accedere dalla parte opposta, praticamente da quello che oggi è il retro dell'edificio. Uno schema che avrebbe messo in relazione l'ingresso della chiesa superiore, quella principale, con Porta Castello e con la strada che conduce alla cittadina di Montalto, elevata a Diocesi dallo stesso Sisto V. Notiamo bene come l'edificio realizzato sia distante dal progetto del Fontana. La posa della prima pietra è del 17 aprile 1590 e il 27 agosto dello stesso anno moriva Sisto V, dopo appena cinque anni di pontificato. Con la sua morte il cantiere venne bloccato ed è solo per la volontà della sorella del pontefice, Camilla Peretti, che i lavori ripresero. La facciata in laterizio è sormontata da un campanile a vela,divisa da paraste e arricchita da elementi decorativi in travertino. Il raffinato portale è sormontato da un timpano arcuato con lo stemma della famiglia Peretti e quello papale di Sisto V che raffigura un leone che tiene tra le zampe un ramo di pero e una stella con tre monti. All'interno della chiesa,a pianta quadrata con croce greca inscritta, si trovano ricchi altari, molte opere pittoriche e uno degli organi più preziosi della provincia di Ascoli Piceno, costruito nel 1752 da Francesco Fedeli della Rocchetta di Camerino.
Abitanti censiti[7]
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2009 la popolazione straniera era di 948 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
Annuario del premio; 1999 Fabio Roscioli ciclista professionista; 2000 Andrea Concetti cantante lirico; 2001 Francesco Santori scultore; 2002 Padre Gino Concetti teologo ed editorialista; 2003 Amedeo Pignotti presidente del Grottammare Calcio; 2004 Massimo Rossi politico; 2005 Cristian Bucchi calciatore; 2006 Angelo Maria Ricci illustratore; 2007 Andrea Concetti cantante lirico; 2008 Antonio Attorre giornalista e saggista; 2009 Marco Pennesi sportivo; 2010 Piero Ferrari imprenditore; 2011 Vittorio Laureati medico; 2012 Stefano Marcucci autore musicale; 2013 Barbara Fazzini in memoria del padre Pericle; 2014 Umberto Marconi fisico;