Bergamo comune |
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Localizzazione | |||||
Stato | Italia | ||||
Regione | Lombardia | ||||
Provincia | Bergamo | ||||
Amministrazione | |||||
Sindaco | Giorgio Gori (PD) dal 09/06/2014 | ||||
Territorio | |||||
Coordinate | 45°41′42″N 9°40′12″ECoordinate: 45°41′42″N 9°40′12″E (Mappa) | ||||
Altitudine | 249 m s.l.m. | ||||
Superficie | 40,16[1] km² | ||||
Abitanti | 119 125[2] (30-04-2015) | ||||
Densità | 2 966,26 ab./km² | ||||
Frazioni | Vedi Quartieri di Bergamo | ||||
Comuni confinanti | Azzano San Paolo, Curno,Gorle, Lallio, Mozzo, Orio al Serio, Paladina, Ponteranica,Seriate, Sorisole, Stezzano,Torre Boldone, Treviolo,Valbrembo | ||||
Altre informazioni | |||||
Cod. postale | 24121-24129 | ||||
Prefisso | 035 | ||||
Fuso orario | UTC+1 | ||||
CodiceISTAT | 016024 | ||||
Cod. catastale | A794 | ||||
Targa | BG | ||||
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa) | ||||
Cl. climatica | zona E, 2 533 GG[3] | ||||
Nome abitanti | bergamaschi | ||||
Patrono | Sant'Alessandro di Bergamo | ||||
Giorno festivo | 26 agosto | ||||
Soprannome | Capoluogo Orobico, Città dei Mille | ||||
Cartografia | |||||
Posizione del comune di Bergamo nell'omonima provincia |
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Sito istituzionale |
Bergamo (/'bɛrgamo/ ascolta[?·info]; Bèrghem in dialetto bergamasco[4], ascolta[?·info]) è un comune italiano di 119 125 abitanti[2],capoluogo dell'omonima provincia in Lombardia.
È il quarto comune della regione per popolazione: la città e il suo hinterland contano 483 214 abitanti[5][6] distribuiti su una superficie di 341,33 km²[1].
La città di Bergamo è divisa in due parti distinte, la Città Alta, con un centro storico cinto da mura, che, come si può intuire dal nome, è la parte in altitudine più elevata, e la Città Bassa, la quale, nonostante sia anch'essa di origine antica e conservi i suoi borghi storici, è stata resa in parte più moderna da interventi recenti di urbanizzazione.
Bergamo è anche soprannominata "Città dei Mille" per via del cospicuo numero di volontari bergamaschi (circa 180)[7] che prese parte alla spedizione dei Mille guidata da Giuseppe Garibaldi contro l'esercito borbonico nel Regno delle Due Sicilie durante ilRisorgimento (dal 5 maggio al 26 ottobre 1860).
Bergamo si trova in territorio pedemontano, laddove l'alta pianura lascia spazio agli ultimi colli delle prealpi Orobie, a metà strada tra i fiumi Brembo e Serio. Il nucleo antico della città è stato fondato proprio sui colli.
Lo stesso argomento in dettaglio: Morla (torrente). |
Il principale corso d'acqua della città è il torrente Morla che scorre con andamento sinusoidale e per lunghi tratti interrato al di sotto di strade e parcheggi, in seguito all'imponente opera di cementificazione alla quale è stata sottoposta la città nella seconda metà del XX secolo. Tra i suoi tributari vi è il Tremana, anch'esso quasi totalmente canalizzato, che nasce dalla Maresana e si gonfia di acqua solo occasionalmente dopo abbondanti piogge.
Inoltre la città è attraversata longitudinalmente da un sistema di rogge che vi porta le acque del fiume Serio a fini di irrigazione e, un tempo, per azionare mulini e filatoi. Tra le principali vi sono la Roggia Serio Grande e la Morlana, ma degne di nota sono anche laGuidana e le derivate dalle due principali quali la roggia Nuova, la Curna, la Ponte Perduto, la Vescovadella e la Colleonesca.
Il Canto Alto è il primo monte delle Prealpi Orobie che si innalza a ridosso della città; esso si trova nel territorio di Sorisole, ed è stato un rifugio sicuro per la popolazione durante le guerre mondiali.
La città vecchia poggia inoltre su un sistema di colli, estrema propaggine delle stesse prealpi Orobie prima della pianura.
La classificazione sismica della città è zona 3 (sismicità bassa).[8]
Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Bergamo Centro e Stazione meteorologica di Bergamo Orio al Serio. |
Bergamo, secondo la classificazione dei climi di Köppen, gode di un clima tipicamente temperato delle medie latitudini (Cfa), piovoso o generalmente umido in tutte le stagioni e con estati molto calde. La vicinanza ai monti le permette tuttavia di evitare i fenomeni di nebbiainvernale persistente e di afa estiva che caratterizzano la vicina Milano.
Le precipitazioni si concentrano nei periodi compresi tra marzo e maggio, con un leggero calo nei mesi estivi, e un riacutizzarsi nel periodo compreso tra ottobre e novembre inoltrato.
L'inverno è compreso generalmente tra novembre e fine marzo, ed è caratterizzato da una percentuale di piovosità molto bassa rispetto alla media italiana.
In base alla media trentennale di riferimento 1961-1990, la temperatura media del mese più freddo, gennaio, si attesta a +1,5 °C; quella del mese più caldo, luglio, è di +22,4 °C.
Le precipitazioni medie annue sono superiori ai 1.150 mm, mediamente distribuite in 97 giorni, e presentano un picco estivo ed autunnalee minimo relativo invernale.
BERGAMO CENTRO | Mesi | Stagioni | Anno | ||||||||||||||
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Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic | Inv | Pri | Est | Aut | ||
T. max. media (°C) | 5,4 | 8,3 | 12,3 | 16,9 | 21,9 | 25,7 | 28,3 | 27,6 | 23,9 | 18,0 | 11,1 | 6,1 | 6,6 | 17,0 | 27,2 | 17,7 | 17,1 |
T. min. media (°C) | -2,3 | -0,3 | 2,7 | 6,3 | 10,6 | 14,2 | 16,5 | 16,1 | 13,2 | 8,2 | 3,6 | -1,7 | -1,4 | 6,5 | 15,6 | 8,3 | 7,3 |
Precipitazioni (mm) | 64 | 69 | 78 | 103 | 99 | 133 | 107 | 129 | 84 | 102 | 129 | 68 | 201 | 280 | 369 | 315 | 1 165 |
Giorni di pioggia | 7 | 7 | 8 | 10 | 10 | 10 | 7 | 9 | 7 | 7 | 9 | 6 | 20 | 28 | 26 | 23 | 97 |
Eliofania assoluta (ore al giorno) | 2,5 | 3,6 | 4,6 | 5,4 | 6,3 | 6,6 | 8,0 | 7,3 | 6,0 | 4,7 | 2,4 | 2,4 | 2,8 | 5,4 | 7,3 | 4,4 | 5,0 |
Lo stesso argomento in dettaglio: Storia di Bergamo. |
La prima occupazione è quella dei Galli, Cenomani e Senoni. In latino è conosciuta come Bergomum. La Gallia Transpadana viene quindi annessa alla Repubblica Romana in espansione, e dal 49 a.C. anche Bergomum diviene un Municipio romano. I romani riedificano il centro secondo gli assi cardo-decumano.
A seguito della caduta dell'Impero, Bergomum è ripetutamente saccheggiata, fino all'arrivo dei Longobardi nel 569, che vi insediano unDucato. In questo periodo a Bergamo vi fiorirono le seguenti potenti famiglie longobarde: Suardi, Colleoni, Crotti, Rivola, Mozzi, Martinengo. Spodestati nel 774 dai Franchi, la città viene retta da una serie di vescovi-conti. Dal 1098 Bergamo è Libero comune, e dopo un paio di guerre con Brescia si unisce alla Lega Lombarda contro l'imperatore Federico Barbarossa. A partire dal XIII secolo, nell'ambito delle lotte tra guelfi e ghibellini, Bergamo cade sotto l'influenza dei Visconti di Milano, che fortificano la Cittadella.
Dal 1428 Bergamo entra a far parte della Serenissima, il cui dominio le porta pace e prosperità. I veneziani ricostruiscono la città vecchia, erigendo possenti mura difensive. Il dominio veneto continua fino all'epoca napoleonica quando, dopo la breve esperienza dellaRepubblica Bergamasca, della Repubblica Cisalpina e del Regno d'Italia, con la Restaurazione Bergamo cade nella sfera austriaca delRegno Lombardo-Veneto. Gli austriaci sono i fautori della prima industrializzazione del territorio bergamasco, con l'impianto di manifatture tessili. Bergamo prende parte al Risorgimento fornendo buona parte dei Mille. Giuseppe Garibaldi stesso entra in città, con i suoiCacciatori delle Alpi, l'8 giugno 1859. Dal 1860 Bergamo è parte del Regno, e poi della Repubblica Italiana.
Numerose sono le ipotesi avanzate per spiegare l'origine del toponimo Bergamo. In latino classico il toponimo è attestato come Bergomum, mentre nel latino tardo Bergame.[9]Quindi è stata proposta un'origine indoeuropea del nome, accostandola al greco Πέργαμον (Pérgamon)[9] "cittadella, rocca"[10] (in riferimento ad abitazioni fortificate in cima a un colle), ma anche alla base prelatina barga "capanna" o a nomi liguri quali Bergima, località nei dintorni di Marsiglia, da una radice *bherg,[9] "alto".[11]
Lo storico e politico bergamasco Bortolo Belotti ha accostato il toponimo a precedenti nomi preceltici da cui deriverebbe il nome Bèrghem, di cui Bergomum sarebbe poi stata solo la latinizzazione.
È da notare che nel tedesco moderno tuttora Berg significa "montagna", e la parola Heim "casa", così come in svedese berg significa "monte" e hem "casa", ma l'ipotesi di una derivazione germanica di Bergamo (che deriverebbe quindi dal germanico *berga(z) "monte" e *haima(z), "insediamento" ma anche "mondo")[12] si scontra con l'assenza di documenti riguardo a insediamenti germanici nella zona prima della conquista romana.
Bèrghem è il toponimo utilizzato in bergamasco.
Lo stemma di Bergamo è contraddistinto dai colori giallo e rosso, dalla raggiera e dalla corona cittadina; la blasonatura ufficiale è la seguente:
« Partito d'oro e di rosso, lo scudo accollato a un cerchio azzurro con la bordura raggiante d'oro, sormontato da una corona di Città. » |
(D.P.C.M. del 28 novembre 1959[13]) |
Il gonfalone moderno, concesso con D.P.R. del 20 gennaio 1960, è un drappo di color rosso.[14]
La città di Bergamo è la XVIII tra le 27 città decorate con medaglia d'oro come "benemerite del Risorgimento nazionale" per le azioni altamente patriottiche compiute dalla città nel periodo del Risorgimento, stabilito dalla casa Savoia come quello compreso tra i moti insurrezionali del 1848 e la fine della prima guerra mondiale nel 1918.
Medaglia alle Città Benemerite del Risorgimento Nazionale | |
«In ricompensa del valore dimostrato dalla cittadinanza negli episodi militari del 1848. Nel marzo 1848, i bergamaschi si sollevarono e costrinsero il presidio imperiale, agli ordini dell'arciduca Sigismondo, ad uscire dalla città. Inviarono quindi una colonna di trecento uomini aMilano, in tempo per partecipare ai combattimenti delle Cinque Giornate.» |
Bergamo e la sua provincia contribuirono alla spedizione dei Mille con un notevole numero di cittadini, 174, appartenenti a tutte le classi sociali escluso il mondo rurale. Alcuni di essi assunsero statura storica e rilevanza nazionale non solo come garibaldini ma anche comepatrioti per la loro partecipazione agli avvenimenti del 1848.
Si distinsero particolarmente Gabriele Camozzi (Bergamo, 1823 - Dalmine, 1869) e la moglie Alba Coralli (Casteggio, 1818 - Venezia,1886), Francesco Nullo (Bergamo, 1º maggio 1826 - Krzykawka, Polonia, 5 maggio 1863), Francesco Cucchi (Bergamo, 17 dicembre1834 - Roma, 2 ottobre 1913), Daniele Piccinini (Pradalunga, 3 giugno 1830 - Tagliacozzo, 9 agosto 1889), Vittore Tasca (Brembate, 7 settembre 1821 - Seriate, 1891) e altri meno noti, specialmente nella campagna garibaldina che valse a Bergamo il titolo ufficiale di Città dei Mille (D.P.R. 20 gennaio 1960).[13]
Adolfo Biffi fu il caduto più giovane dei Mille ed aveva, probabilmente, l'incarico di portaordini.[15] A Bergamo esiste una scuola intitolata a suo nome.[16]