Ventimiglia comune |
|||||
---|---|---|---|---|---|
|
|||||
Panorama di Ventimiglia |
|||||
Localizzazione | |||||
Stato | Italia | ||||
Regione | Liguria | ||||
Provincia | Imperia | ||||
Amministrazione | |||||
Sindaco | Enrico Ioculano (PD) dal 09/06/2014 | ||||
Territorio | |||||
Coordinate | 43°47′25″N 7°36′30″E / 43.790278°N 7.608333°E43.790278; 7.608333 (Ventimiglia)Coordinate: 43°47′25″N 7°36′30″E / 43.790278°N 7.608333°E43.790278; 7.608333 (Ventimiglia) (Mappa) | ||||
Altitudine | 9 m s.l.m. | ||||
Superficie | 53,73 km² | ||||
Abitanti | 24 572[1] (31-12-2014) | ||||
Densità | 457,32 ab./km² | ||||
Frazioni | Bevera, Calandri, Calvo, Carletti, Grimaldi Inferiore, Grimaldi Superiore, Latte, Mortola Inferiore, Mortola Superiore (I Ciotti), Porra, Roverino (quartiere), San Lorenzo, San Pancrazio, Sant'Antonio, Sealza, Seglia e San Bernardo, Serro Superiore, Serro Inferiore, Torri, Trucco, Varase, Verrandi, Villatella, Ville (quartiere) | ||||
Comuni confinanti | Airole, Camporosso, Castellar (FR-06), Dolceacqua, Mentone (Menton) (FR-06), Olivetta San Michele | ||||
Altre informazioni | |||||
Cod. postale | 18039 | ||||
Prefisso | 0184 | ||||
Fuso orario | UTC+1 | ||||
Codice ISTAT | 008065 | ||||
Cod. catastale | L741 | ||||
Targa | IM | ||||
Cl. sismica | zona 3s (sismicità bassa) | ||||
Cl. climatica | zona C, 1 119 GG[2] | ||||
Nome abitanti | ventimigliesi | ||||
Patrono | san Secondo | ||||
Giorno festivo | 26 agosto | ||||
Cartografia | |||||
Posizione del comune di Ventimiglia nella provincia di Imperia |
|||||
Sito istituzionale |
Ventimiglia (Ventemiglia nel dialetto locale intemelio, Vintimiggia in genovese,[3] Vintimille in francese) è un comune italiano di 24.572 abitanti[1] della provincia di Imperia in Liguria, terzo della provincia e ottavo della regione per numero di abitanti, la cui conurbazione conta circa 55.000 abitanti, includendo i comuni confinanti e contigui come Camporosso, Vallecrosia e Bordighera,[4] che senza soluzione di continuità costituiscono un'unica città di rilevanti dimensioni.
Comune più occidentale della regione, similmente alle altre località della Liguria, durante il periodo estivo la popolazione della città aumenta considerevolmente, a causa del massiccio flusso turistico proveniente, per lo più, dal Piemonte e dalla Lombardia. Il turismo e il commercio rendono Ventimiglia la città più movimentata della provincia dal punto di vista degli afflussi ferroviari, stradali e autostradali.[5]
La città di Ventimiglia, alla quale spesso ci si appella come "la Porta Occidentale d'Italia",[6] "la Città di confine" o "la Porta Fiorita d'Italia",[7] così come tutta la conurbazione Ventimigliese, intrattiene forti rapporti economico-sociali con la vicina Costa Azzurra, come testimoniato dai dati relativi al pendolarismo[8] tanto da esserne di fatto parte dal punto di vista prettamente geografico.
Ventimiglia è divisa in due parti dal fiume Roia, che qui sfocia nel mar Ligure: una medievale, che sorge su un colle alla sua destra (Ventimiglia Alta) ed è il secondo centro storico della Liguria per estensione dopo quello di Genova, ed una moderna, edificata sulla riva sinistra del fiume a partire dall'Ottocento.
Rinomata per il suo clima, le sue spiagge ora ciottolose e sabbiose, ora rocciose e frastagliate, per i suoi siti storici e naturalistici, ospita importanti eventi di richiamo internazionale, quali la Battaglia di Fiori, l'Agosto Medioevale, il Desbaratu e il mercato settimanale del venerdì.
La città si trova sulla foce del fiume Roia, a 8 chilometri dalla frontiera francese, e il suo territorio comunale confina con quello dei comuni francesi di Mentone e Castellar. Ventimiglia dista dal capoluogo provinciale circa 42 km. Il punto del territorio comunale sito alla maggiore altitudine è il monte Grammondo (1378 m s.l.m.)
Il clima è di tipo mediterraneo, molto mite, solo occasionalmente disturbato dalla tramontana, un vento che discende dalla valle del Roia.
Ventimiglia (1971-2000) |
Mesi | Stagioni | Anno | ||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic | Inv | Pri | Est | Aut | ||
T. max. media (°C) | 12,9 | 13,3 | 15,4 | 18,3 | 21,7 | 24,8 | 27,6 | 27,4 | 25,3 | 21,4 | 16,6 | 14,1 | 13,4 | 18,5 | 26,6 | 21,1 | 19,9 |
T. min. media (°C) | 5,5 | 5,9 | 7,3 | 9,7 | 13,1 | 16,6 | 19,1 | 18,9 | 16,8 | 13,1 | 9,1 | 6,5 | 6,0 | 10,0 | 18,2 | 13,0 | 11,8 |
Precipitazioni (mm) | 61 | 74 | 74 | 67 | 52 | 40 | 18 | 36 | 66 | 110 | 121 | 86 | 221 | 193 | 94 | 297 | 805 |
Il toponimo Ventimiglia deriva probabilmente dalla parola ligure *Albom "città capoluogo" e dal genitivo plurale del nome etnico Intemeliom, quindi "città capoluogo dei Liguri Intemeli". Le due parole, attraverso la forma latinizzata Album Intimilium (attestata per es. in Plinio il Vecchio),[9] si fusero poi in Albintimilium,[10] con una crasi analoga a quella verificatasi per Albingaunum. In seguito alla deglutinazione di al- iniziale e al conseguente passaggio b>v si giunse a una forma Vintimilium (interpretata per etimologia popolare come Vigintimilium),[11] che nel Medioevo divenne infine Vintimilia.[12]
In epoca recente, a causa della toponomastica poco accurata di certi cartelli stradali, che ne abbreviavano arbitrariamente il nome in XXmiglia, si è diffusa l'erronea credenza che il nome della città derivasse da una distanza stradale, anche perché effettivamente, per una curiosa coincidenza, l'abitato di Ventimiglia dista circa 20 miglia nautiche dalla vicina città francese di Nizza, alla cui contea Ventimiglia è stata storicamente legata. Tuttavia tale teoria popolare sull'origine del nome non ha alcun fondamento storico.
Secondo alcune fonti storiche il primitivo insediamento fu fondato dalla tribù dei Liguri Intemeli in età preistorica sull'altura di Colla Sgarba nella valle del torrente Nervia. Nel II secolo a.C. il villaggio fu conquistato dall'esercito dell'Impero romano, che rinominerà l'insediamento in Albium Intimilium, in seguito Albintimilium, riedificando una nuova città cinta da mura presso la foce del fiume Roia.
Nel 49 a.C., durante la dominazione romana, la città ospitò Cesare, diretto in Spagna; qui risiedette da un certo Domizio, suo sostenitore. Ciò suscitò l'indignazione dei Pompeiani: Domizio venne poco dopo fatto uccidere per mano di un certo Bellieno, servo di Demetrio, quest'ultimo comandante del presidio militare romano dell'odierna Ventimiglia. La popolazione, per la maggior parte fedele a Cesare, secondo quanto scrive Celio, il corrispondente di Cicerone, insorse allora contro il presidio, prendendo il sopravvento sulle poche guardie romane, e lo stesso Celio racconta di come dovette intervenire con un piccolo esercito per sedare la rivolta tra soldati e popolo. Il fatto storico è testimoniato dal motto che tutt'oggi è inscritto nello stemma comunale: Civitas ad arma iit: "la popolazione corse alle armi".
Ventimiglia restò sempre fedele a Roma, e tale riconoscenza fu premiata dallo stesso Cesare quando la riconobbe municipium dell'impero, favorendo così prosperità ed espansione. Nel 68 subì un saccheggio causato dallo scompiglio dei pretendenti al trono che si creò dopo la morte dell'imperatore Nerone. Negli scontri in un podere di Ventimiglia fu assassinata la nobile Giulia Procilla, madre di Gneo Giulio Agricola, che partecipò ai funerali e riparò ai danni subiti dai saccheggi stanziando appositi contributi verso la città intemelia.
I confini cittadini nel frattempo si espansero notevolmente, arrivando fino a Villa Matutiæ (l'odierna Sanremo) ad est e a Mentone verso ovest, sfruttando il percorso della via Julia Augusta realizzata da Ottaviano Augusto. La città intemelia subì diversi e notevoli cambiamenti urbanistici, grazie ad una completa rivisitazione degli architetti ed ingegneri di Roma che crearono nuove piazze, ville e case, acquedotti, fontane, bagni termali, un foro pubblico e un teatro.
La nuova urbanizzazione richiamava il classico stile di progettazione romano, usando una tecnica rettilinea ed ortogonale: il nuovo centro urbano, molto diverso dalla preesistente città vecchia dei Liguri sulle alture di Colla Sgarba, si estendeva lungo due vie principali - il Cardo e il Decumano -, che si intersecavano ad angolo retto con altre vie minori dette vici o subvici.
Dopo l'invasione dal re longobardo Rotari nel 644, gli abitanti nel periodo medievale abbandonarono l'antica città romana e si rifugiarono alla destra del fiume Roia, dove edificarono la nuova città col nome di Vintimilia. Nel 744 questa entrerà a far parte dei domìni di Carlo Magno e, con la caduta del Sacro Romano Impero, diventerà una contea dipendente dalla Marca di Torino, di cui si hanno le prime notizie nel 962.
In età feudale si dichiarò libero Comune, divenendo dominio dei Conti locali - detti appunto di Lascaris di Ventimiglia -; essi dominarono diversi borghi e villaggi della Riviera di ponente, scontrandosi più volte con le altre signorie locali ma soprattutto con la Repubblica di Genova. Quest'ultima, dopo aver conquistato l'intera riviera di levante e parte del ponente ligure, si spinse sempre più verso Ventimiglia, dando il via, nel XIII secolo, ad un vero e proprio assedio.
Nel 1221 Genova affidò il compito al comandante genovese Lotaringo di Martinengo di far cadere la città degli Intemeli e quindi sottometterla al volere della Repubblica. Dopo una lunga e aspra lotta, nella quale la città subì continui bombardamenti dalle alture di San Giacomo, Maure e Siestro e l'impaludamento del porto-canale alla foce del Roia, Ventimiglia fu conquistata, diventando per la Repubblica un'importante base strategica fortificata di frontiera.
La città nei secoli a seguire fu però sempre contesa da altre signorie locali, nonostante fosse oramai compresa nei territori genovesi, e diversi furono i pretendenti, quali i Grimaldi, gli Angioini, i Visconti, i Savoiardi, gli Sforza e anche dalla Francia; dal 1505 diverrà definitivamente dominio genovese, subendone le sorti e le glorie.
La Repubblica in seguito la nominò a sede del locale capitaneato - Capitaneato di Ventimiglia -, alla quale furono sottoposti villaggi, borghi e comuni vicini. Nel XVII secolo ottenne da Genova una propria autonomia economica e fiscale soprattutto per le continue lamentele della popolazione che, secondo fonti dell'epoca, manifestò più il proprio disaccordo agli stessi nobili locali.
Ventimiglia seguirà successivamente le sorti di Genova, patendo anch'essa la dominazione austriaca del 1747 e l'invasione francese di Napoleone Bonaparte nel 1797; proprio durante l'occupazione d'oltralpe venne dichiarata comune autonomo. Caduto Napoleone, fu convocato nel 1814 - 1815 il Congresso di Vienna per ridisegnare i confini politici tra le varie nazioni dopo la rivoluzione avviata dal generale còrso.
La Repubblica Ligure, istituita nel 1805 dallo stesso Napoleone dopo la caduta dell'antica repubblica genovese ed inglobata nei territori del Primo Impero francese, entrò quindi a far parte del Regno di Sardegna, e Ventimiglia fu sottoposta al Contado di Nizza. Con l'Unità d'Italia entrerà dal 1861 nei nuovi confini del neo costituito Regno d'Italia, di cui seguirà le vicende. Nel 1945, sul finire della seconda guerra mondiale, fu occupata dalla Francia, poi passò nuovamente sotto controllo dell'Italia.
Lo stesso argomento in dettaglio: Occupazione francese di Ventimiglia. |
Dal 1973 al 31 dicembre 2008 ha fatto parte della Comunità Montana Intemelia, quest'ultima soppressa con la Legge Regionale n° 23 del 29 dicembre 2010[13] e in vigore dal 1º maggio 2011[14].
« Di rosso, al leone d'oro, incoronato con una corona comitale d'oro. Sotto lo scudo, il motto: AD ARMA IIT » |
(Descrizione araldica dello stemma[15]) |
« Drappo di azzurro... » |
(Descrizione araldica del gonfalone[15]) |
Lo stemma è stato concesso con il Reale decreto datato al 13 agosto del 1929[15].
Lo stesso argomento in dettaglio: Porta Canarda. |
A doppio arco gotico, eretta nel XIII secolo, fatta restaurare nel 1887 da Sir Thomas Hanbury, costituiva la porta d'accesso occidentale alla città murata, e sotto di essa passava la via Julia Augusta.
Lo stesso argomento in dettaglio: Loggia del Parlamento. |
Anche nota più propriamente come Magazzino dell'Abbondanza, è un edificio pubblico del XV secolo.
Voluto da Sir Thomas Hanbury (che donò il terreno), dalla caratteristica facciata in stile liberty, venne inaugurato nel 1904 con il nome di "Nuovo Politeama Sociale"; chiuso nel 1983 per motivi di agibilità (soprattutto poiché non rispondeva ai nuovi requisiti di sicurezza fissati dopo il rogo del Cinema Statuto di Torino), è stato completamente restaurato e riaperto nel 2007. La capienza della sala è di 260 posti in platea e 160 in galleria. È l'unica sala cinematografica cittadina, ma non l'unica sala teatrale ventimigliese: l'altra è il Centro Polivalente San Francesco, sede di conferenze e di opere teatrali dialettali.
Lo stile littorio, caratteristico dell'architettura razionalista si è manifestato in alcuni edifici pubblici di Ventimiglia:
Lo stesso argomento in dettaglio: Castel d'Appio, Forte San Paolo e Fortezza dell'Annunziata. |
Lo stesso argomento in dettaglio: Balzi Rossi. |
Balzi Rossi (toponimo italianizzato dal dialettale bàussi russi = sassi rossi) è il nome con cui si indica una località presso il confine di Stato di Ponte San Ludovico, caratterizzata dalla presenza di una parete rocciosa in cui si apre una serie di caverne. In alcune di queste, nel corso di varie campagne di scavi effettuati in tutta la seconda metà dell'Ottocento, sono stati scoperti numerosi reperti risalenti per lo più al paleolitico superiore, fra cui, oltre a svariati oggetti e resti di animali, una ventina di sepolture umane, di cui almeno sette riferibili a individui del tipo Cro-Magnon (Uomo di Grimaldi).
Lo stesso argomento in dettaglio: Albintimilium. |
Occupano l'area a levante di Ventimiglia presso la foce del torrente Nervia e comprendono la città romana di Albintimilium con le terme e l'adiacente teatro romano: quest'ultimo, databile alla fine del II secolo d.C., è uno dei più piccoli nel suo genere e unico in Liguria insieme al teatro romano di Luni.
Parte del materiale ritrovato nel corso degli scavi è esposto all'interno dell'Antiquarium.
Elencati secondo la direttrice da ovest ad est: