Bolano comune |
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Panorama del borgo di Bolano |
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Localizzazione | |||||
Stato | Italia | ||||
Regione | Liguria | ||||
Provincia | La Spezia | ||||
Amministrazione | |||||
Sindaco | Alberto Battilani (Lista civica diSinistra "Uniti per la gente") dal 26-5-2014 | ||||
Data di istituzione | 1797 | ||||
Territorio | |||||
Coordinate | 44°11′20.75″N9°53′43.3″ECoordinate: 44°11′20.75″N 9°53′43.3″E (Mappa) | ||||
Altitudine | 317 m s.l.m. | ||||
Superficie | 14,57 km² | ||||
Abitanti | 7 838[1] (31-8-2015) | ||||
Densità | 537,95 ab./km² | ||||
Frazioni | Ceparana, Montebello | ||||
Comuni confinanti | Aulla (MS), Follo, Podenzana(MS), Santo Stefano di Magra, Tresana (MS),Vezzano Ligure | ||||
Altre informazioni | |||||
Cod. postale | 19020 | ||||
Prefisso | 0187 | ||||
Fuso orario | UTC+1 | ||||
CodiceISTAT | 011004 | ||||
Cod. catastale | A932 | ||||
Targa | SP | ||||
Cl. sismica | zona 3s (sismicità bassa) | ||||
Cl. climatica | zona D, 1 819 GG[2] | ||||
Nome abitanti | bolanesi | ||||
Patrono | san Pietro | ||||
Giorno festivo | 7 aprile | ||||
Cartografia | |||||
Posizione del comune di Bolano nella provincia della Spezia |
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Sito istituzionale |
Bolano (Bolàn in ligure[3] e nel dialetto della Lunigiana, Bulàn in dialettobolanese) è un comune italiano di 7 838 abitanti[1] della provincia della Spezia inLiguria. È l'ottavo comune della provincia per numero di abitanti.
Il comune si trova nell'entroterra delloSpezzino, situato al confine tra le regioniLiguria e Toscana e in una posizione dominante sulla confluenza dei fiumiVara e Magra. Alla piana alluvionale diCeparana, si contraddistingue un territorio tipicamente ligure conterrazzamenti per la coltivazione agricolae ampie distese di uliveti e boschi dicastagni, lecci e olmi.
Proprio nella piana di Ceparana ha termine l'antica Alta Via dei Monti Liguri, un percorso naturalistico lungo 442 km che partendo dall'estremo ponente ligure, precisamente a Ventimiglia, si sviluppa sullo spartiacque delimitante il versante costiero ligure raggiungendo il settore levantino.
Il territorio comunale, avente una superficie di 14,57 km2, può dividersi in tre centri abitati, così come prevede lo statuto comunale[4]: il capoluogo del comune - Bolano - l'insediamento che meglio ha conservato la sua importanzamedioevale; i tre insediamenti di Cima, di Mezzo e di Fondo formanti la frazionedi Montebello e l'insediamento di Ceparana, il più popoloso ed esteso del Comune.
Confina a nord con il comune di Tresana, a sud con Follo, Vezzano Ligure eSanto Stefano di Magra, ad ovest con Podenzana e Follo e ad est conPodenzana e Aulla.
Parte del territorio fa parte del Parco naturale regionale di Montemarcello-Magra.
Le origini del nome |
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Bolano è di evidente origine romana; si può confrontare con Bola - antichissima città del Lazio, scomparsa durante l'Impero -, ma soprattutto con ilcognomen latino Bolanus, da cui trae il nome, che, tra l'altro viene citato daCicerone[5]["M.Bolanum tibi magnopere commendo","Ti raccomando vivamente M.BOLANO"; e ancora:"M.Bolanum, virum bonum et fortem et omnibus rebus ornatum meumque veterem amicum", traduzione: "M.BOLANO, uomo buono e forte e colmo di tutti i beni, nonché mio vecchio amico"], e pure Orazio[6], dopo avergli dovuto dare uno strappo lungo la Via Sacra, nomina un certo Bolano,arrivista e scocciatore che non voleva saperne di lasciarlo in pace, esclamando:"O te BOLANE cerebri felicem", cioè:"Beato te, BOLANO, per la tua testa calda!". Il cognomen Bolanus si legò a quelloVettius. Difatti, come comprovato da diverse epigrafi[7], le due familiae romane, all'inizio distinte, si unirono in seguito definitivamente, tanto che Publio Papinio Stazio[8] racconta di un Vettius Bolanus, Trionfatore in Armenia, forse lo stesso che Tacito[9] fissa nella Storia con queste parole: "Praeerat tunc Britannie Vettius Bolanus", "In quel tempo aveva il comando in Britannia Vezio Bolano". Ma questo filo tra le due famiglie romane lo si può benissimo constatare ancor oggi analizzando la toponomastica di un paese che si trova giusto sul colle dirimpetto a Bolano: Vezzano Ligure. Se, infatti, Bolano deriva dal gentilizio Bolanus, Vezzano certamente trae il nome dal cognomen Vettius. Una curiosità: volendo essere rigorosi, da Bolanus avrebbe dovuto derivare Bolananus, in quanto aggettivo, quest'ultimo, del sostantivo, ma la tradizione orale soppiantò il doppio suffisso, sì da giungere infine alla parola medioevale Bolanus. |
Secondo le fonti storiche[10] i primi abitanti furono i Liguri Apuani e proprio risalenti a quel periodo risultano i ritrovamenti funebri nella piana diCeparana e una tomba a cassetta, trovata nel 1882 in località Viara, i cui resti sono conservati al museo civico archeologico Ubaldo Formentini della Spezia.
Il borgo venne strappato ai Liguri dallelegioni romane del console Claudio Marcello a metà del II secolo a.C.[10]affidandolo poi, secondo l'uso, a veterani dell'esercito tra cui un taleVetius Bolanus[10] da cui il paese trarrebbe il nome. Da quel momento venne insediata, nei pressi dell'attuale zona di Ceparana, una statio[10], servizi di ricovero, assistenza e difesa. Il territorio attraversò[10] poi le vicissitudini e il declino conseguenti allacaduta dell'Impero romano d'Occidentee all'invasione dei Barbari.
Seguì poi la dominazione longobarda[10] ed è a quell'epoca che risale la nascita del borgo, il nucleo abitato denominato Curtis Bolanaese[10], che godette di una sostanziale autonomia economica, destinata a sopravvivere anche dopo la conquista dei Franchi sul finire dell'VIII secolo[10].
In età feudale vide sul proprio territorio il dominio dei vescovi di Luni[11], già possessori dei vicini territori a cavallo tra Liguria e Toscana, che dotarono dal 1204Bolano di autonomi statuti considerati tra i più antichi della Lunigiana[10]. La proprietà del feudo fu quindi acquisita dal 1318[11] dai marchesi Malaspina e tale appartenenza venne confermata nel diploma dell'imperatore Carlo IV di Lussemburgo nel 1355[11]. La dominazione della famiglia malaspiniana non fu mai pienamente accettata dalla popolazione bolanese tanto che, ciclicamente, i feudatari dovettero affrontare negli anni rivolte e dissidi[11] fino alla sottomissione del feudo, sul finire del XIV secolo[11], verso la supremazia di Gian Galeazzo Visconti divenuto in quel tempo anche vicario imperiale della Lunigiana[11]. Ben presto il controllo deiVisconti divenne un vero e proprio dominio feudale dal 1398[11], feudo che alla morte di Gian Galeazzo passò nelle mani del figlio illegittimo Gabriele Maria Visconti, signore di Pisa. Già nel 1408[11], però, la popolazione si schierò apertamente per una dedizione francese e quindi per la Repubblica di Genova a quel tempo stretta alleata del re di Francia. La dominazione genovese su Bolano perdurò fino al 1436[11] quando ritornò nelle mani dei Malaspina che, negli anni seguenti, intensificarono il rapporto con il Ducato di Milano che, di fatto, governò il feudo bolanese durante la giovinezza del marchese Antonio III Malaspina, ossia fino al 1494[11].
Dopo una breve parentesi nel 1512[11], quando Bolano fu nuovamente di proprietà della repubblica genovese, il dominio feudale dei Malaspina tramontò ancora nel1525[11] quando il duca Francesco II Sforza, signore di Milano, sciolse il vassallaggio malaspiniano liberando i bolanesi ai vincoli che li legavano alla famiglia. L'azione fu il pretesto per un nuovo cambiamento che portò, per i contrasti sempre vivi, inevitabilmente verso il Banco di San Giorgio[11] dando vita ad un lungo contenzioso tra i Malaspina, Genova e il Ducato di Milano che si concluse apparentemente nel1540[11] con la sentenza del Senato di Milano dove si disponeva il ripristino delle terre agli antichi proprietari. Il Banco, tuttavia, non accettò[11] la sentenza e passò nel1561[11] il feudo alla Repubblica di Genova che, dopo averne rilevati i diritti nel 1586[11]dai Malaspina, elevò Bolano a sede della locale podesteria[11], dipendente dal commissariato di Sarzana, seguendone le sorti fino alla dominazione francese.
Con la nuova dominazione francese di Napoleone Bonaparte rientrò dal 2 dicembre 1797 nel Dipartimento del Golfo di Venere, con capoluogo La Spezia, all'interno della Repubblica Ligure. Dal 28 aprile 1798 con i nuovi ordinamenti francesi, Bolano rientrò nel II cantone, come capoluogo, della Giurisdizione di Lunigiana. Dal 1803 fu centro principale del I cantone della Lunigiana nella Giurisdizione del Golfo di Venere e dal 13 giugno 1805 al 1814, annesso al Primo Impero francese, inserito nel Dipartimento degli Appennini.
Nel 1815 fu inglobato nel Regno di Sardegna, così come stabilì il Congresso di Vienna del 1814, e successivamente nelRegno d'Italia dal 1861. Dal 1859 al 1927 il territorio fu compreso nel V mandamento di Sarzana del Circondario di Levantefacente parte della provincia di Genova prima e, con l'istituzione nel 1923, della provincia della Spezia poi.
Dal 1973 al 31 dicembre 2008 è stata la sede amministrativa della Comunità Montana della Media e Bassa Val di Vara e con le nuove disposizioni della Legge Regionale n° 24 del 4 luglio 2008[12], in vigore dal 1º gennaio 2009, ha fatto parte dellaComunità Montana Val di Vara, quest'ultima soppressa con la Legge Regionale n° 23 del 29 dicembre 2010[13] e in vigore dal 1º maggio 2011[14].
« Di azzurro, alla stella di otto raggi d'oro, posta nel punto d'onore, e alla mezzaluna montante di argento, posta in ombelico; al capo di argento, caricato dalla croce di rosso. Ornamenti esteriori da Comune (in precedenza era d'azzurro al crescente montante d'argento, in capo un sole figurato d'oro. Ornamenti esteriori di Comune) » |
(Descrizione araldica dello stemma[15]) |
« Drappo di rosso, riccamente ornato di ricami d'argento e caricato al centro dello stemma civico. Le parti di metallo ed i cordoni saranno argentati, l'asta verticale sarà ricoperta di velluto azzurro con bullette argentate poste a spirale, cravatta e nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d'argento, con lo stemma del Comune » |
(Descrizione araldica del gonfalone[15]) |
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con il decreto del Presidente della Repubblica datato al 24 luglio 2007.
Erano già stati concessi con decreto del Consiglio dei ministri datato al 7 gennaio del 1941 con la differenza che nello stemma non figurava nel capo la croce di San Giorgio e il gonfalone si presentava partito di azzurro e di rosso[4].
Nella frazione di Ceparana è situato il Castello Giustiniani. Si tratta di un edificio che, attraverso vari interventi lungo i secoli, si è trasformato da abbazia benedettina in residenza nobiliare. Citato nel diploma di Ottone II del 963, il sito fu ulteriormente fortificato nell'XI secolo ad opera dei vescovi di Luni, proprietari del borgo. La proprietà del palazzo passò dal 1717 alla famiglia Giustiniani che trasformarono l'edificio in residenza signorile.
Il centro storico di Bolano ha mantenuto in parte l'antico impianto medievale di centro fortificato; disposto a forma di triangolo presenta negli angoli le antiche porte di accesso al borgo: la porta Castello, la porta Stazon e la porta Chilosi. Nella sommità del nucleo storico sono ancora oggi visibili, nel terrapieno, i resti dell'antico castello difensivo eretto dalla famiglia feudale deiMalaspina.
(LA)
« ...in pertinenciis Bolani et in loco dicto Stazone. » |
(IT)
« ...nei possessi di Bolano e nel posto detto Stazòn. » |
(Benedictus, 1257) |
La cosiddetta Stazòn è una delle tre porte antiche - seppure considerata tra le tre la più recente - che in passato segnavano i punti d'accesso all'interno del borgo bolanese; delle tre porte, è, forse, la più significativa da un punto di vista storico, in quanto permette di ipotizzare che Bolano sia stata adibita, in epoca romana, qualestatio, ovvero, come luogo di vedetta. È ovvio, infatti, collegare il toponimo in dialetto locale, Stazòn, alla parola latina statio.
Così l'avvocato, nonché mecenate, Mario Grossi descrive Bolano in un suo libro[17], pubblicato nel dicembre del 1985, intitolato, appunto, "Stazòn":
« Bolano è certamente un posto adatto per un osservatorio a largo raggio; e perciò non è affatto sprovvisto di una qualche logica pensare che i Romani se ne siano serviti anche come una statio [...] Conforta tale ipotesi il nome di Stazòn, statio, ad una casa, in un punto particolarmente dominante su parte della val di Vara e sulla valle della Magra, dalla sua confluenza fino al mare. In questa casa gli avanzi di una torre, ora mozzata, mostrano una tecnica che ricorda quella romana » |
(Mario Grossi, 1985) |