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Casalecchio di Reno comune |
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Localizzazione | |||||
Stato | Italia | ||||
Regione | Emilia-Romagna | ||||
Provincia | Bologna | ||||
Amministrazione | |||||
Sindaco | Massimo Bosso (PD) dal 26/05/2014 | ||||
Territorio | |||||
Coordinate | 44°29′00″N 11°17′00″E / 44.483333°N 11.283333°E44.483333; 11.283333 (Casalecchio di Reno)Coordinate: 44°29′00″N 11°17′00″E / 44.483333°N 11.283333°E44.483333; 11.283333 (Casalecchio di Reno) (Mappa) | ||||
Altitudine | 61 m s.l.m. | ||||
Superficie | 17,33 km² | ||||
Abitanti | 36 233[1] (31-12-2014) | ||||
Densità | 2 090,77 ab./km² | ||||
Comuni confinanti | Bologna, Sasso Marconi, Zola Predosa | ||||
Altre informazioni | |||||
Cod. postale | 40033 | ||||
Prefisso | 051 | ||||
Fuso orario | UTC+1 | ||||
Codice ISTAT | 037011 | ||||
Cod. catastale | B880 | ||||
Targa | BO | ||||
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa) | ||||
Nome abitanti | casalecchiesi | ||||
Patrono | san Martino di Tours | ||||
Giorno festivo | 11 novembre | ||||
Cartografia | |||||
Posizione del comune di Casalecchio di Reno nella città metropolitana di Bologna |
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Sito istituzionale |
Casalecchio di Reno (Caṡalècc' in dialetto bolognese[2]) è un comune italiano di 36.233 abitanti della città metropolitana di Bologna (ex provincia di Bologna), in Emilia-Romagna.
Casalecchio di Reno si estende su una superficie di 17,33 km². A seguito della fusione del comune di Bazzano nel comune di Valsamoggia, Casalecchio risulta essere il secondo comune più piccolo per estensione della città metropolitana di Bologna, preceduto solo da Pieve di Cento. Il territorio è in parte pianeggiante, in parte è formato da colline con pendenze varie che non superano i 400 metri circa. Diviso in due dal fiume Reno, si stende ai piedi del Colle della Guardia (o di San Luca) ed è fiancheggiato parzialmente dalle colline dell'Eremo (Monte Capra) che costituiscono le pendici dei primi colli dell'Appennino Emiliano.
Oltre al Reno, che l'attraversa per una lunghezza di 3 km, accenniamo, per curiosità, ai modesti corsi d'acqua che scorrono nel territorio comunale: Rio Bolsenda, che scende da Nugareto; Rio Gamberi, che scende dalle colline dell'Eremo; Rio Ceretolo, che scende da Tizzano e infine Rio della Pizzacchera, che scende da San Luca. Casalecchio si trova a poco più di 60 metri sul livello del mare e presenta un clima prevalentemente di tipo continentale con piogge e nebbie frequenti in autunno e non rare nevicate invernali, Malgrado le nevicate risultino negli ultimi anni meno costanti, nel febbraio 2012 è stata interessata da un'eccezionale nevicata con accumuli prossimi a 1,5 metri al suolo[3]; tale nevicata ha superato per quantità e durata anche quella del 1985, pur avendo fatto registrare temperature non altrettanto rigide; il caldo, spesso afoso, in estate, è lievemente mitigato dalle colline circostanti. Confina con tre comuni e precisamente con quello di Sasso Marconi, a sud; ad est e a nord con il comune Bologna e a ovest con il comune di Zola Predosa. La classificazione climatica è "zona E, 2269 GR/G"[4].
Dal 16 giugno 2014 è sede amministrativa dell'Unione dei comuni Valli del Reno, Lavino e Samoggia[5].
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Il nome del luogo, Casalecchio, è di origine romana: Casaliculum, che in latino medievale significa "piccolo agglomerato di case". La presenza umana nel territorio si fa risalire al Paleolitico, considerati i "raschiatoi" e altri ritrovamenti di materiali ceramici e litici relativi a quel periodo. Nella città si hanno inoltre testimonianze della presenza della civiltà Etrusca e di quella Romana (l'"acquedotto" e la centuriazione). Durante le invasioni barbariche, le città poste sulle vie consolari si spopolarono e gli abitanti si addensarono nelle montagne. Intorno all'anno Mille, Casalecchio, con la costruzione della Chiusa, del canale, del rifacimento del Ponte sul Reno, iniziò ad avere storie documentate di un certo rilievo: sorsero infatti castelli, fortezze e roccheforti. Per oltre tre secoli la città fu sconvolta dalle guerre di fazioni legate a Bologna, divenendo spesso campo di battaglia e quindi di razzia degli eserciti. Dalla seconda metà del Cinquecento ci fu una ripresa produttiva e costruttiva: nacquero ville, oratori, chiese e si intensificarono le coltivazioni dei poderi. Casalecchio divenne uno dei territori più ricercati e ammirati di Bologna, proprio grazie alle ville circondate da suggestivi parchi e ricchi giardini.
Verso il XIX secolo, la rivoluzione industriale determinò la trasformazione e l'incremento di fabbriche, opifici, vie di comunicazione e mezzi di trasporto. La prima guerra mondiale lasciò segni di lutto e dolore nella città ma fu con la seconda guerra mondiale che ci fu una vera e propria distruzione: Casalecchio fu infatti una delle città più colpite dalle incursioni aeree e dai bombardamenti. Il periodo della ricostruzione è stato particolarmente intenso ed ha richiesto il coinvolgimento di tutti i settori dell'economia ed in particolare il settore dell'edilizia, vero traino della ripresa economica. Casalecchio ha registrato nel secondo dopoguerra un tasso di incremento di popolazione di gran lunga superiore a tutti i comuni della provincia, compreso il capoluogo. Il 6 dicembre 1990 un aereo militare in avaria, abbandonato dal pilota, precipita sull'Istituto Tecnico Commerciale e per Periti Aziendali Statale Gaetano Salvemini, provocando la morte di 12 studenti nonché 88 feriti necessitanti di ricovero ospedaliero (a 72 di loro sarà successivamente riconosciuta un'invalidità permanente fra il 5 e l'85 per cento). Il processo finirà senza condanne nel 1998.
Lo stesso argomento in dettaglio: Strage dell'Istituto Salvemini. |
Nel 1993 cominciò la costruzione del nuovo quartiere Meridiana nella Zona A nelle vicinanze del casello autostradale, complesso residenziale e commerciale.