Caulonia

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Caulonia
comune
Caulonia – Stemma
 
Caulonia – Veduta
Localizzazione
Stato Italia Italia
Regione Coat of arms of Calabria.svg Calabria
Provincia Provincia di Reggio Calabria-Stemma.png Reggio Calabria
Amministrazione
Sindaco Giovanni Riccio (UD) dal 07/05/2012
Territorio
Coordinate 38°23′N 16°25′ECoordinate: 38°23′N 16°25′E (Mappa)
Altitudine 298 m s.l.m.
Superficie 101,76 km²
Abitanti 7 026[1] (31-08-2012)
Densità 69,04 ab./km²
Frazioni Agromastelli, Calatria, Candidati, Campoli, Carrubbara-Liserà, Crochi, Cufò, Pezzolo, Focà, Tumba, Migliuso, Marina di Caulonia, Percia, Pezzolo, Popelli, Salincriti, San Nicola, Scrongi, Sorgiulia, Stefano, Ursini, Vasì, Ziia
Comuni confinanti Nardodipace (VV), Pazzano, Placanica, Roccella Ionica, Stignano
Altre informazioni
Cod. postale 89041/40
Prefisso 0964
Fuso orario UTC+1
Codice ISTAT 080025
Cod. catastale C285
Targa RC
Cl. sismica zona 1 (sismicità alta)
Nome abitanti cauloniesi
Patrono Sant'Ilarione Abate
Giorno festivo II fine settimana di ottobre e II fine settimana di maggio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Caulonia
Caulonia
Posizione del comune di Caulonia all'interno della provincia di Reggio Calabria
Posizione del comune di Caulonia all'interno della provincia di Reggio Calabria
Sito istituzionale

Caulónia, (/kau'lonia/, Kaulonia in greco calabro, /Ko'lonia/), è un comune italiano di 7.026 abitanti[2] della provincia di Reggio Calabria in Calabria.

Il territorio comunale comprende sia l'antico centro storico di Caulonia (detto colloquialmente Caulonia Superiore) che le innumerevoli frazioni tra le quali spicca, sulla costa ionica, l'abitato di Caulonia Marina.

La tradizione vuole che l'antica Kaulon, situata nei pressi di Punta Stilo, sia stata fondata dagli Achei e fosse colonia di Siracusa. Al tempo di Strabone era deserta in quanto la popolazione era stata trasferita a Pietraperzia, in Sicilia, da parte dei Siracusani qualche secolo prima. L'odierna Caulonia è nota dall'anno Mille sino all'Unità d'Italia come Castelvetere.

Caulonia, scorcio

Indice

Geografia

Caulonia è situato su un'altura di 300 metri. Il territorio del comune parte dal mare, passando per zone collinari, fino a toccare i monti delle Serre: è il terzo comune per estensione più grande della Provincia di Reggio Calabria dopo la stessa Reggio Calabria e San Luca[3]. Sulle Serre raggiunge un'altezza massima di 1241 metri e qui troviamo una flora ricca di lecci, castagni, abeti e pini. Degradando verso la collina troviamo la tipica macchia mediterranea, mentre sulla costa il terreno argilloso si presenta da una parte e con agrumeti dall'altra. Il territorio è attraversato dalle fiumare Allaro, Amusa e Precariti. L'Allaro è situato sulla sinistra di Caulonia mentre l'Amusa sulla destra, mentre il Precariti fa da confine con il comune di Placanica[4] e sulla costa con Stignano.

Frazioni

Le frazioni di Caulonia: Agromastelli (in greco-calabro Agromàstori), Campoli, S.Nicola (Ai Nikòlas) in cui è ubicato il Monastero di Sant'Ilarione, Ursini; in passato furono tra le più prosperose e solo a partire da fine Ottocento col fenomeno dell'emigrazione cominciarono a svuotarsi. Le altre frazioni sono: Cufò (Kufò), Focà (Fòka) e Crochi (Kròki), ed in quest'ultima è situato il Santuario della Madonna di Crochi.

Vengono invece definite borgate, località ancora più piccole delle frazioni e che ancor di più hanno subito il fenomeno dell'emigrazione facendo in modo che venissero completamente abbandonate: Vasì, Calatria, Gozza, Popelli, Pezzolo, Obile, Strano, Cufò, Candidati, Stefano, Cosentina, Zija, e poi ancora Passo Serra, Ruvetto, Vipari, Cerasare, Schiavo, Giardino, Carri, Stinco, Bottonera, Barone, Zomino, Marano, Casiglie, Donna Cecca, Frauzzo, Liserà, Dimilio, Colle del Mastro, Fratelleri, Crochi, Furca, Gremi, Filicusa, Calojeri, Stramerca, Ficara, Gangalo, Carpinuso, Tuzzo, Cantile, Vignali, Cugliaraso, Migliuso, Vaccarizzo, Tre Donne, Sorgente, Limbìa, Anoia, Belvedere, Casavetere, Vincilago, Calamandre, S.Domenica, Vallone Percia, Abatigiala, Pignara[5].

Le borgate della Ziia e di Campoli fino all'Ottocento facevano parte del Polo siderurgico di Mongiana erano rispettivamente un centro minerario e un luogo con la presenza di ferriere.

Storia

« Castelvetere non si riconosce inferiore a nessuna delle città calabresi, come a nessuna delle greche, e la seconda quando era Caulonia »
(Caracciolo nel 1684[6])

Antichità

Una trasposizione poetica della storia di Caulonia la si trova in Licofrone, il quale tramanda il nome di Caulone, figlio dell'amazzone Cleta; costei, secondo la profezia di Cassandra, sarebbe approdata in Italia al tempo della guerra di Troia per diventare regina della città da lei fondata, Cleto.

Medioevo

Castelvetere, nome dell'antica Caulonia[7], sembra sia o di origini bizantine o tardo-romane.

Il documento più antico che fa menzione di Castelvetere è del 1087 ed è in una notizia riguardante Ariberto Asciutti e nel 1150 dove papa Eugenio III affermava che nella giurisdizione del Monastero di ss. Trinità e San Michele di Mileto facessero parte le tre chiese di Castelvetere: San Nicola, San Giovanni e Santa Maria[8].

Feudatari di Castelvetere dal 1200 al 1479[9]

  • Galvano Lancia (c. 1262-1268)
  • Matteo De Hyeres (c. 1269-1271)
  • Scarano di Taranto (1271-C.1278)
  • Ancel De Chevreuse (e. 1278 -……)
  • Hervè De Chevreuse forse figlio (.... - 1283)
  • III Ruffo di Calabria conte di Catanzaro (c. 1331 + 1340)
  • Antonello Ruffo di Calabria, figlio, Conte di Catanzaro (1340+1377)
  • Nicolò Ruffo di Calabria, figlio, Contessa di Catanzaro e marchese di Cotrone (1377 +c.1434)
  • Giovannella Ruffo di Calabria, figlia, Contessa di Catanzaro, (1434+1435)
  • Enrichetta Ruffo di Calabria, sorella, Contessa di Catanzaro, moglie di Antonio Centelles Ventimiglia, Conte di Catanzaro (sposato 1441, spodestato 1445)
  • Regio Governatore Galeotto Baldaxi (tra il 1445 e il 1462)
  • Antonio Centelles Ventimiglia predetto, ristab. 1462, spodest. 1466.
  • Regio Governatore Giacomo Carafa (c. 1466-1479)

Età Moderna

A partire dalla fine del XV secolo la famiglia nobiliare dei Carafa ha in possesso il territorio di Caulonia.

Baroni e marchesi di Castelvetere dal 1479 al 1806[9]

Dominio dei Carafa (1479-1806)
  • Giacomo Carafa predetto, I Barone di Castelvetere 7.V. 1479+8.6.1489)
  • Vincenzo Carafa figlio, Barone di Castelvetere e I conte di Grotteria (1489+5.9.1526)
  • Giovanbattista Carafa figlio, conte di Grotteria e I Marchese di Castelvetere dal 5.6.1530 +17.XII.1552)
  • Geronimo Carafa, figlio, 2º Marchese (1552+28.8.1570)
  • Fabrizio Carafa, FIGLIO, 3º Marchese e I Principe di Roccella dal 24.3.1594 (1570 +6.9.1629)
  • Geronimo II Carafa, figlio, 4º Marchese ecc. (1629 +22.X. 1652)
  • Fabrizio II Carafa, figlio, 5º Marchese ecc. (1652+24.2.1671)
  • Carlo Maria Carafa Branciforte, figlio, 60 March. ecc. (1671+1.7.1695)
  • Giulia Carafa Branciforte, sorella 60 March. ecc. (1695+4.XII.1703)
Dal 1703 al 1814: la rivolta
  • Vincenzo Carafa, 3º Duca di Bruzzano, congiunto prossimiore, riconosciuto erede della casa di Roccella 3 giugno 1707. 7º Marchese di Castelvetere (1707+26.4.1726)
  • Gennaro M. Carafa Cantelmo Stuart, figlio, 9º March. (1726+31.X.1767)

Nel 1750 i cittadini si ribellarono al Carafa a causa dei suoi soprusi, da come si evince dagli atti notarili del tempo. Nel gennaio dello stesso anno ci fu un'alleanza di mutua difesi tra il ceto dei gentiluomini, delle maestranze e degli ecclesiastici.

  • Vincenzo Carafa Cantelmo Stuart, figlio, 10º Marc., (1767, ultimo feudatario colpito dalle leggi eversive, +20.3.1814)

Età contemporanea

Titolari dal 1806 Ad oggi[9]

  • Gennaro Carafa Cantelmo Stuart, figlio del precedente, XI Marchese di Castelvetere ecc. (1814 +l0.XI.1851)
  • Vincenzo Carafa Cantelmo Stuart, figlio XII March. (1851+19.7.1879)
  • Gennaro Carafa Cantelmo Stuart, figlio XIII March., (1879+24.9.1903)
  • Luigi Carafa Cantelmo Stuart, fratello, già Conte di Grotteria, XIV March. ecc. (1903 + 7.5.1913)
  • Vincenzo Carafa Cantelmo Stuart, figlio, XV March. (1913+16.X.1918)
  • Gennaro Carafa Cantelmo Stuart, figlio, XVI March. (1918+ 1982)
  • Gregorio Carafa Cantelmo Stuart, nipote ex-frate Luigi predefunto, n. 1945 domiciliato in Milano, è l'attuale XVII Marchese di Castelvetere.

Regno d'Italia

Nel 1863 dopo due anni dalla nascita del regno d'Italia, il comune di Castelvetere cambia nome in Caulonia in onore dell'antica Kaulon poiché si valutò erroneamente che l'antica colonia achea sorgesse tra le fiumare Amusa e Allaro. Solo pochi decenni dopo l'archeologo Paolo Orsi trovò l'esatta ubicazione dell'antica Kaulon a Punta Stilo, nel comune di Monasterace smentendo di fatto la precedente localizzazione.

La repubblica rossa di Caulonia

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Repubblica rossa di Caulonia.

Il 6 marzo 1945 nasce sotto la guida del sindaco di Caulonia, Pasquale Cavallaro, insegnante elementare iscritto dal 1943 al partito comunista, la cosiddetta Repubblica Rossa di Caulonia, di brevissima durata. Scaturisce dalle proteste e dai tumulti messi in atto dai contadini, soggetti ancora a potenti proprietari terrieri. La scintilla scatta con l'arresto di Ercole Cavallaro, figlio del Sindaco, accusato di furto da un notabile. La rivolta si estende in poco tempo anche ai comuni limitrofi, anche se durerà appena cinque giorni, poiché il 9 marzo viene già sedata. In quel breve lasso di tempo i contadini, protagonisti della rivolta, proclamano più volte la repubblica e istituiscono un esercito popolare e un tribunale del popolo. Inizialmente viene sostenuta dal PCI locale; successivamente, dopo l'uccisione del bracciante Ilario Bava e del parroco Gennaro Amato, i rivoltosi vengono isolati e rapidamente disarmati. Il 15 aprile 1945 Cavallaro si dimette da sindaco.

Tutti i partecipanti alla sommossa furono accusati davanti al tribunale di Locri di costituzione di bande armate, estorsione, violenza a privati, usurpazione di pubblico impiego e omicidio.

80 persone furono picchiate in carcere e due morirono per le torture subite.[10][11]

Repubblica italiana

Il 2 giugno 1946 i cauloniesi votano così al referendum per la scelta tra Repubblica e Monarchia[12]:

  • Monarchia voti 2733
  • Repubblica voti 1343

Inondazioni

Tra il 1951 e il 1953 Caulonia come altri paesi della Calabria subì il fenomeno delle esondazioni dei corsi fluviali adiacenti ai paesi, nel suo caso dell'Allaro. Il disastro arrecato dall'alluvione diede vita a Caulonia marina, di fatto spostando parte della popolazione nel nuovo centro abitato.[9]

Nel 1972 Caulonia subisce un'altra volta l'esondazione dell'Allaro.

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